Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi debole. Il future sul Brent con scadenza gennaio è sceso all’ICE dello 0,7% a 46,63 dollari al barile. Il future sul WTI con scadenza dicembre ha perso al NYMEX lo 0,5% a 45,57 dollari al barile.
La seduta è stata piuttosto volatile. Le scorte statunitensi di greggio sono aumentate la scorsa settimana di 5,3 milioni di barili, contro un solo milione di barili previsto dagli analisti. A seguito della notizia i prezzi del petrolio hanno incrementato le loro perdite.
Più tardi c’è stata tuttavia una ripresa. Il ministro russo dell’Energia, Alexander Novak, ha dichiarato che il suo Paese è pronto a supportare la decisione dell’OPEC di congelare i livelli di produzione e vede una forte possibilità che il cartello possa raggiungere un consenso sulle condizioni di un accordo entro il 30 novembre, quando si terrà il vertice di Vienna.
Delegati dell’OPEC e della Russia si incontreranno domani a Doha, in Qatar, per un nuova tornata di colloqui senza i ministri dell’Iran e dell’Iraq, i due Paesi che pongono i maggiori ostacoli ad un accordo sulla produzione.
Secondo quanto ha scritto ieri “Bloomberg” alcuni membri dell’OPEC avrebbero lanciato un’ultima offensiva diplomatica per trovare un accordo sui tagli alla produzione. Gli operatori hanno indicato che sul mercato sussiste un cauto ottimismo sul raggiungimento di un compromesso tra i grandi produttori di oro nero e che ciò limita i rischi ribassisti dei prezzi.
Oltre alla notizia dell’aumento delle scorte, un ulteriore fattore negativo per il petrolio è stato oggi il nuovo apprezzamento del dollaro. Il Dollar Index ha toccato i più alti livelli da 14 anni. Se il dollaro si rafforza, le materie prime denominate nel biglietto verde, come il greggio, diventano meno appetibili per gli investitori che possiedono altre divise.
Positivo per il prezzo del petrolio è stato invece il nuovo World Energy Outlook” dell’AIE, l’Agenzia Internazionale per l’Energia. L’organizzazione con sede a Parigi si attende che la domanda di greggio continuerà a crescere fino al 2040.
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