Il ministro iraniano del Petrolio, Bijan Namdar Zanganeh, ha dichiarato di essere ottimista che i membri dell’OPEC raggiungeranno al vertice di Vienna un accordo sui proposti tagli alla produzione di greggio
Il cartello vuole ridurre la sua offerta sul mercato allo scopo di stabilizzare i prezzi. Un’intesa preliminare, raggiunta ad Algeri alla fine di settembre, si è rivelata tuttavia difficile da realizzare perché l’Iran insiste a voler riportare la sua produzione ai livelli pre-sanzioni e l’Iraq ha chiesto di essere esentato a causa della guerra contro l’IS.
Zanganeh ha incontrato oggi a Teheran il segretario dell’OPEC, Mohammed Barkindo. Il ministro iraniano ha descritto “promettenti” le informazioni ricevute sull’implementazione dell’accordo.
“È altamente probabile che i membri dell’OPEC raggiungano un consenso alla riunione di novembre”, ha affermato. “Credo che i membri dell’OPEC rispetteranno l’accordo e cercheranno di implementarlo”, ha aggiunto.
Zanganeh ha spiegato che Barkindo si è incontrato con i funzionari dell’Iraq per discutere la resistenza di questo Paese contro i tagli alla produzione e che l’esito delle discussioni è stato “promettente”.
Barkindo ha chiesto a Zanganeh di mostrare “maggiore flessibilità” al vertice di Vienna per garantire che l’accordo di Algeri sia implementato. Il ministro avrebbe assicurato che l’Iran farà “tutto il possibile” per raggiungere un consenso.
Tuttavia Zanganeh non ha detto in che modo l’Iran parteciperà al piano per ridurre l’offerta sul mercato petrolifero. Alla domanda su quale fosse per lui il prezzo “giusto” per produttori e consumatori, Zanganeh ha risposto che i membri dell’OPEC hanno come obiettivo un prezzo del barile tra $55 e $60. Il Brent e il WTI hanno chiuso ieri rispettivamente a 46,86 dollari e a 45,69 dollari al barile.
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