TD Securities non si attende un crollo del prezzo dell’oro e ritiene che ogni discesa sotto quota 1.200 dollari sia un’occasione d’acquisto. Il broker indica in una nota che sul metallo giallo hanno pesato durante le ultime due settimane l’apprezzamento del dollaro, l’impennata della curva dei rendimenti e l’aspettativa di un aumento dei costi per la consegna a termine della materia prima.
TD Securities osserva che i più elevati rendimenti e la forza del dollaro potrebbero spingere ancora più investitori a chiudere posizione lunghe, che restano ad elevati livelli, con il rischio che il prezzo dell’oro possa scendere sotto 1.200 dollari. Tuttavia gli esperti non si attendono un crollo del prezzo dell’oro visto che la Fed continuerà a procedere molto cautamente con la normalizzazione della sua politica monetaria. “Allo stesso tempo – aggiungono in una nota – il mercato sconta che tutto andrà alla perfezione con la nuova amministrazione e con il nuovo Congresso, escludendo la possibilità di una guerra commerciale e assumendo che tutti i tagli alle tasse ed i programmi di investimenti promessi durante la campagna elettorale saranno realizzati”.
TD Securities osserva che intanto la domanda cinese è stata forte, riflettendosi in un considerevole aumento del premio dell’oro a Shanghai rispetto al prezzo spot a Londra. “Il calo del prezzo spot ha chiaramente spinto i trader cinesi ad incrementare i loro acquisti”, sottolinea TD Securities. “Quindi, anche se crediamo che 1.200 dollari sia un forte supporto per l’oro, ogni eventuale discesa sotto questo livello dovrebbe essere acquistata (come stanno già stanno facendo i cinesi) per tempi migliori nel 2017”.
Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi per la seconda seduta di fila in leggero rialzo. Il future con scadenza dicembre ha guadagnato al Comex lo 0,1% a 1.211,20 dollari l’oncia. Come ieri il prezzo dell’oro ha ridotto nel finale i suoi guadagni dopo che il dollaro è tornato a rafforzarsi. Il Dollar Index è sceso fino a 100,65 punti, ma è poi rimbalzato oltre 101 punti. L’andamento del dollaro influenza fortemente il prezzo dell’oro, che è denominato nel biglietto verde.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi lo 0,7% a $16,63 l’oncia e il palladio il 2,4% a $744,25, il platino lo 0,7% a $943 l’oncia e il rame l’1,2% a $2,545 per libra.
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