Come atteso dai mercati finanziari, il FOMC (Federal Open Market Committee), il comitato esecutivo della Federal Reserve, ha deciso oggi di alzare i suoi tassi d’interesse di 0,25 punti base un range compreso tra lo 0,50% e lo 0,75%. La decisione è stata presa all’unanimità. Nel dicembre dello scorso anno l’istituto guidato da Janet Yellen aveva alzato i Fed Funds, sempre di 0,25 punti base, per la prima volta dal 2006.
Nella consueta nota che accompagna le sue decisioni di politica monetaria la Fed ribadisce di attendersi che l’economia si svilupperà in una maniera da richiedere solo una graduale normalizzazione della politica monetaria. Tuttavia gli esponenti dell’istituto si attendono ora per il 2017 tre rialzi dei tassi contro i due attesi in precedenza.
Il comunicato della Fed non menziona le espansive misure fiscali promesse dal presidente eletto Donald Trump. Molti economisti prevedono che queste misure faranno accelerare la crescita e richiederanno un ritmo più veloce dei rialzi dei tassi.
Il comunicato segnala allo stesso tempo che la Fed si vede più vicina a raggiungere i suoi obiettivi di piena occupazione e stabilità dei prezzi. La Fed prevede che il mercato del lavoro si rafforzerà ulteriormente solo “un po'” e indica che le misure di inflazione orientate al mercato si sono mosse significativamente verso l’alto. La Fed considera i rischi di breve termine per l’outlook economico sostanzialmente bilanciati, in questo modo ha ribadito l’indicazione fornita a novembre.
Le previsioni sul PIL degli Stati Uniti sono state riviste leggermente al rialzo, per il 2016 da +1,8% a +1,9% e per il 2017 da +2,0% a +2,1%. Per il 2018 la Fed continua ad attendersi una crescita del 2%. Le previsioni sull’inflazione (PCE coree) sono state confermate per il 2016 a +1,7%, per il 2017 a +1,8% e per il 2018 a +2,0%. Il target di lungo termine per i Fed Funds è stato alzato leggermente, dal 2,9% al 3,0%.
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