La quotazione del dollaro è tornata questa mattina a salire. Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è salito fino a 103,42 punti e quota poco al di sotto dei massimi da quattordici anni di 103,56 punti, toccati giovedì scorso.
Il dollaro beneficia delle indicazioni arrivate ieri da Janet Yellen. In un discorso all’Università di Baltimore il numero uno della Fed ha affermato che il mercato del lavoro non era mai stato così robusto da circa dieci anni e che ci sono segni che i salari stanno accelerando. I grandi elettori hanno inoltre confermato che Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Il tycoon newyorkese ha promesso importanti stimoli fiscali per spingere la crescita economica.
L’euro, che ieri aveva già perso circa lo 0,5%, ha toccato un minimo a 1,0375 dollari. La moneta unica si trova pochi cent al di sopra dei minimi da quattordici anni di 1,0364 dollari, raggiunti la scorsa settimana.
Lo yen, che ieri aveva beneficiato del suo carattere difensivo dopo gli attacchi terroristici di Ankara e Berlino, ha riperso velocemente i suoi guadagni. Il dollaro, che lunedì era sceso fino a 116,55 yen, è risalito sul forex a 117,95 yen. La Bank of Japan ha lasciato oggi invariati i suoi stimoli monetari, indicando di essere diventata più ottimista sull’economia. In conferenza stampa, il governatore Haruhiko Kuroda ha affermato che l’istituto potrebbe ancora agire per raggiungere i suoi obiettivi di inflazione.
Il dollaro è salito inoltre questa mattina rispetto al franco svizzero fino a 1,0294. La sterlina, dopo essere tornata temporaneamente sopra quota 1,24 dollari, quota attualmente a 1,2378 dollari.
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