La quotazione del dollaro è anche oggi debole. Il Dollar Index è sceso fino a 101,99 punti, dai 102,65 punti di ieri. Nonostante le perdite degli ultimi due giorni, l’indice del dollaro ha guadagnato nel 2016 quasi il 4%. Lo scorso 20 dicembre il Dollar Index era salito fino a 103,65 punti, ovvero ai più alti livelli dal gennaio del 2003. Tuttavia, negli ultimi giorni dell’anno sul biglietto verde sono scattate delle prese di beneficio.
L’euro sale attualmente sul forex dello 0,5% a 1,0541 dollari. La moneta unica è salita nel giro di pochi secondi fino a 1,0700 dollari, ovvero ai massimi da tre settimane. Questo improvviso balzo è stato favorito dai bassi volumi di scambio. Gli operatori non escludono un errore umano, un trader potrebbe aver inviato un ordine abnorme rispetto alle sue intenzioni, oppure una reazione a catena degli algoritmi. Durante il 2016, l’euro è sceso di circa il 3% rispetto al dollaro.
L’euro si apprezza dello 0,5% anche rispetto allo yen. Nel corso della seduta l’euro è salito fino a 123,87 yen, ovvero ai massimi da due settimane. Durante l’intero anno la valuta europea è scesa rispetto a quella giapponese di quasi il 6%.
Il dollaro è scivolato rispetto allo yen fino a 116,05, ovvero ai minimi dal 14 dicembre, prima di rimbalzare a quota 116,60. Nel 2016 il dollaro è sceso di circa il 3% rispetto alla valuta giapponese, ma ha ridotto significativamente le sue perdite dopo le elezioni presidenziali dell’8 novembre. La vittoria di Donald Trump ha spinto i rendimenti dei Treasury sull’aspettativa che gli stimoli fiscali promessi dal presidente eletto faranno accelerare la crescita economica e, di conseguenza, la normalizzazione della politica monetaria.
Tuttavia, una solida asta di titoli di Stato degli Stati Uniti a sette anni ha fatto scendere ieri i rendimenti su tutta la curva, riducendo l’appetibilità del dollaro. Il mercato obbligazionario statunitense chiuderà oggi in anticipo a causa del lungo fine settimana di Capodanno. I mercati giapponesi rimarranno fermi lunedì e martedì.
Dopo aver toccato un massimo a 1,2309, la sterlina sale al momento dello 0,1% a circa 1,2275 dollari. Mercoledì la valuta britannica era scesa fino a 1,2201 dollari, ovvero ai minimi da due mesi. Durante l’intero 2016 la sterlina ha perso sul dollaro circa il 16,5% a causa dei timori legati alla Brexit.
Il dollaro scende rispetto al dollaro canadese dello 0,2% a 1,3478 e rispetto al franco svizzero dello 0,3% a 1,0203.
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