La quotazione dell’oro ha esteso il suo rally di inizio anno. Il future con scadenza febbraio ha chiuso oggi al Comex in rialzo dell’1,4% a 1.181,30 dollari l’oncia. Si tratta del più alto livello dallo scorso 29 novembre.
Il prezzo dell’oro ha beneficiato del forte calo del dollaro e dei rendimenti dei Treasury. Dalle minute del FOMC, il comitato esecutivo della Fed, è emersa ieri, a sorpresa, cautela sul futuro. L’istituto guidato da Janet Yellen ha indicato che sussiste una “considerevole incertezza” sul possibile impatto della nuova amministrazione del presidente eletto Donald Trump sull’economia statunitense. I mercati scommettono ora che il rialzo dei tassi procederà ad un ritmo meno aggressivo del previsto. Di conseguenza il dollaro è andato a picco, mentre sui bond statunitensi si è scatenata una pioggia di acquisti.
Il Dollar Index è precipitato fino a 101,30 punti, registrando il più forte calo giornaliero da circa sei mesi. L’indebolimento del dollaro è positivo per l’oro, che è denominato nel biglietto verde, perché lo rende meno caro per chi possiede altre divise. Il rendimento del Treasury a dieci anni è sceso fino al 2,35%, dal 2,44% della chiusura di ieri. Visto che l’oro non paga interessi, un declino dei rendimenti lo rende più attrattivo per gli investitori.
La ripresa della quotazione dell’oro potrebbe continuare. Da un indagine condotta da Bloomberg è emerso che analisti e speculatori non erano mai stati così ottimisti sulle prospettive del metallo giallo dalla fine del 2015. Questo ottimismo si basa, tra l’altro, sui possibili sviluppi politici in Europa, sulle conseguenze dell’ingresso di Donald Trump alla Casa Bianca e sull’aspettativa di una forte domanda fisica prima del Capodanno lunare. “L’Eurozona potrebbe dover affrontare nuove crisi durante i prossimi mesi, gli acquisti da parte di Cina e India rimangono elevati e le politiche di Trump rischiano di far salire la pressione inflazionistica. Tutto ciò è positivo per l’oro”, ha spiegato un gestore interpellato da Bloomberg.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi lo 0,5% a $16,64 l’oncia e il platino il 3% a $976 l’oncia. Il palladio ha perso lo 0,1% a $738,20 l’oncia e il rame lo 0,7% a $2,538 per libra.
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