L’iPhone compie oggi 10 anni. Il 9 gennaio 2007, Steve Jobs saliva su un palco a San Francisco e presentava il dispositivo che ha cambiato il mondo ed il nostro modo di viverlo. Anche Apple Apple (US0378331005) è molto cambiata da allora. Grazie al clamoroso successo dell’iPhone, il titolo ha moltiplicato nell’ultimo decennio il suo valore. L’impresa della mela vale oggi 635 miliardi di dollari ed è prima al mondo per capitalizzazione di borsa.
E il rally è lungi dall’essere finito, almeno secondo Morgan Stanley. La banca d’affari statunitense ritiene che Apple sia un “top pick” per il 2017. A detta di Morgan Stanley il mercato starebbe trascurando tre potenziali catalizzatori: il superciclo dell’iPhone guidato dalla Cina, il rimpatrio della cassa parcheggiata all’estero e la riforma fiscal negli Stai Uniti.
“Tra i tre catalizzatori, crediamo che il superciclo dell’iPhone sia il più discusso dagli investitori che vedono la Cina come un rischio e non come un’opportunità dopo la debole domanda nei recenti trimestri”, si legge in una nota. “A nostro avviso – osserva Morgan Stanley – la fedeltà dei consumatori cinesi ad Apple rimane elevata, lo evidenzia il fatto che nel segmento di fascia alta la sua quota di mercato è stabile all’80%”.
Morgan Stanley ritiene che la debole domanda sia una conseguenza della mancanza di un cambiamento nel tipo di formato durante il ciclo dell’iPhone 6S/7 che sarà tuttavia risolto con il lancio dell’iPhone con display Amoled nel corso di quest’anno. “La nostra analisi dei clienti di Apple in Cina suggerisce che anche se il tasso di rinnovo nel prossimo ciclo dovesse essere piatto, ci sarà una crescita delle unità dell’iPhone di almeno il 20%, contro l’attuale consensus di +10%”. Morgan Stanley continua perciò a consigliare di sovrappesare Apple con un target sul prezzo a 148 dollari. Il titolo guadagna attualmente al Nasdaq lo 0,8% a 118,86 dollari.
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