La quotazione del dollaro scende oggi significativamente. Sul biglietto verde pesano i timori legati alle politiche protezionistiche di Donald Trump. Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha dichiarato domenica di voler riavviare i negoziati con il Canada ed il Messico sull’accordo di libero scambio NAFTA (North American Free Trade). Il tycoon newyorkese, che è entrato venerdì scorso alla Casa Bianca, ha inoltre detto che ritirerà gli Stati Uniti dalla Tpp (Trans-Pacific Partnership).
Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è sceso fino a 100,23 punti, dai 100,63 punti di venerdì. All’inizio del mese l’indice del dollaro aveva toccato un massimo da 14 anni a 103,82 punti, sull’aspettativa che gli stimoli fiscali promessi da Trump spingeranno l’economia statunitense. Tuttavia il 45esimo presidente degli Stati Uniti non ha fornito finora dettagli sui suoi programmi economici, un altro fattore che ha deluso il mercato e contribuisce alla discesa del dollaro.
Il cambio euro-dollaro è salito sul forex fino a 1,0755. Si tratta del più alto livello dallo scorso 8 dicembre. Oggi non sono attesi eventi che potrebbero dare importanti impulsi al cambio euro-dollaro. Da segnalare è solo l’indice della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, in programma alle ore 16:00 (in Italia).
Il dollaro scende attualmente rispetto allo yen dell’1,1% a 113,35 e si dirige verso i minimi da sette settimane di 112,57 yen toccati venerdì scorso.
Rispetto al franco svizzero, il dollaro scende al momento dello 0,4% a 0,9980. Si tratta del più basso livello da più di due mesi. Il dollaro ha toccato infine un minimo da cinque settimane rispetto alla sterlina a 1,2445.
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