I principali indici statunitensi hanno chiuso oggi in leggero calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,1%, l’S&P 500 lo 0,3% e il Nasdaq Composite lo 0,1%.
A frenare Wall Street sono stati i timori legati alle politiche protezionistiche annunciate da Donald Trump. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha firmato il decreto che ritira gli Stati Uniti dal trattato di libero scambio transpacifico (TPP). Trump ha inoltre avvertito che introdurrà un “notevole dazio doganale” sulla merci che provengono dall’estero. In questo contesto il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde rispetto al paniere delle altre principali valute, è scivolato ai minimi da sei settimane.
McDonald’s (US5801351017) ha perso lo 0,7%. Il leader mondiale del fast food ha annunciato per lo scorso trimestre utili e ricavi superiori alle stime degli analisti, le vendite sull’importante mercato domestico hanno però registrato un calo.
Halliburton (US4062161017) ha perso il 2,9%. Il gigante dei servizi per l’industria petrolifera ha annunciato per lo scorso trimestre un utile adjusted di $0,04 per azione. Il consensus era di $0,02 per azione. I ricavi sono stati tuttavia inferiori alle attese e Halliburton ha avvertito che le condizioni di mercato al di fuori dell’America settentrionale restano precarie.
Qualcomm (US7475251036) ha perso il 12,7%. Apple (US0378331005) ha avviato una causa legale contro il produttore di chip per il presunto abuso del suo potere di mercato attraverso pratiche anticoncorrenziali.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso l’1,1% e ConocoPhillips (US20825C1045) l’1,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso dello 0,8%.
Verizon Communications (US92343V1044) ha perso lo 0,6%. Wells Fargo ha tagliato il suo rating sul gruppo telefonico da “Outperform” a “Market Perform”.
I minerari hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli. Barrick Gold (CA0679011084) ha guadagnato il 4,2% e Freeport McMoRan (US35671D8570) l’1,4%.
Alphabet (US38259P5089) ha guadagnato l’1,8%. Nel suo ultimo numero l’autorevole rivista finanziaria “Barron’s” esprime ottimismo sulle prospettive della holding che controlla Google.
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