Il prezzo del petrolio sale all’inizio della settimana. Il future sul Brent con scadenza aprile sale al momento dello 0,6% a 56,13 dollari al barile. Il future sul WTI con scadenza aprile guadagna lo 0,4% a 54 dollari al barile.
Dai dati della Joint Oil Data Initiative (JODI) è emerso che le esportazioni di petrolio dell’Arabia Saudita sono calate a dicembre, rispetto ai livelli record di novembre, di 244.000 barili al giorno a 8,01 milioni di barili al giorno. La notizia ha affievolito i timori legati alla crescente attività nell’industria petrolifera statunitense.
Baker Hughes (US0572241075) ha comunicato venerdì che il numero di trivelle attive per estrarre greggio è aumentato negli Stati Uniti la scorsa settimana di altre 6 unità a 597 unità, ovvero ai massimi livelli dall’ottobre del 2015. Si è trattato del quindicesimo aumento nelle ultime sedici settimane. Dai minimi da sette anni toccati lo scorso maggio, le trivelle sono aumentate in 34 delle ultime 38 settimane per complessive 281 unità.
Goldman Sachs ha osservato in una nota che l’attuale numero degli impianti di trivellazione, implica che la produzione statunitense crescerà nel 2017 di 130.000 barili al giorno. Il Dipartimento dell’Energia stima che gli Stati Uniti produrranno quest’anno 9 milioni di barili al giorno, da 8,9 milioni di barili del 2016.
Anche se l’attuale ritmo di crescita della produzione statunitense non è abbastanza elevato da far deragliare gli sforzi dell’OPEC volti a riequilibrare il mercato petrolifero globale, gli investitori temono che ciò possa succedere se il cartello non prolungherà il suo accordo dopo giugno.
Da notare è che i volumi di scambio sulle borse dei future sono oggi bassi a causa della giornata festiva negli Stati Uniti.
Siamo su Telegram
Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!