La quotazione dell’oro ha chiuso oggi in forte rialzo. Il future sul metallo giallo con scadenza aprile ha guadagnato al Comex l’1,5% a 1.251,40 dollari l’oncia. Si tratta del più alto livello dallo scorso 10 novembre.
Il prezzo dell’oro ha beneficiato delle incertezze emerse ieri dalle minute del FOMC, il comitato esecutivo della Fed. Il documento ha mostrato che, nella riunione tenutasi il 31 gennaio e il 1 febbraio, i membri dell’istituto non erano d’accordo su cosa fare in vista delle politiche fiscali di Donald Trump. Mentre alcuni banchieri hanno suggerito di attendere almeno il loro lancio, altri erano dell’avviso che l’incertezza relativa alle misure di stimolo non dovrebbe condurre ad un rinvio di un rialzo dei tassi nel breve termine.
Le indicazioni arrivate dalle minute del FOMC hanno avuto come conseguenza che la speculazione su un nuovo intervento sui Fed Fuds durante i prossimi mesi si è ridotta. Il dollaro e i rendimenti dei Treasury sono perciò scesi fornendo sostegno al prezzo dell’oro. Il Dollar Index è sceso oggi fino a 100,87 punti, dai 101,33 punti di ieri. Un dollaro più debole è un fattore positivo per l’oro, che è denominato nel biglietto verde, perché lo rende meno caro per chi possiede altre divise. Il rendimento del Treasury a dieci anni ha ripiegato fino al 2,37%, dal 2,42% della chiusura di ieri. Visto che l’oro non paga alcun interesse, un calo dei rendimenti lo rende più attrattivo presso gli investitori.
Anche l’argento ha chiuso oggi ai massimi dal 10 novembre. Il future sul metallo grigio con scadenza maggio ha guadagnato lo 0,9% a 18,18 dollari l’oncia.
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