È morto all’età di 101 anni il banchiere David Rockefeller, ultimo nipote di John Rockefeller, fondatore di Standard Oil. Nato a New York il 12 giugno 1915, ultimo dei figli di John Davison Rockefeller Jr., David Rockefeller è deceduto per insufficienza cardiaca.
Nel corso della sua lunga carriera, David Rockefeller è stato il numero di Chase Manhattan Bank, dalla quale è poi sorta JP Morgan Chase: entrato nell’istituto nel 1940, ben presto riuscì a divenire uno dei top manager, e nel 1955 fu protagonista della fusione con The Manhattan Company, dando pertanto vita alla Chase Manhattan Bank. Fu poi presidente e amministratore delegato della banca, ruoli nei quali riuscì a realizzare una fitta rete di relazioni internazionali di spessore che, tra gli altri, permisero alla Chase di essere la prima banca americana ad aprire filiali a Mosca e a Pechino, e la prima a riapire in Egitto dopo la crisi di Suez.
Altrettanto ricca è stata la sua attività di filantropo. Seguendo l’esempio di famiglia, Rockefeller fu impegnato nei settori dell’educazione, della sanità, della ricerca: nel solo 2008 donò 100 milioni di dollari all’Università di Harvard, dove si era laureato, garantendosi con facilità il riconoscimento della più importante donazione mai effettuata da un ex studente. Nel 2016, invece, per festeggiare i suoi 100 anni, ha donato 1.000 acri la parco nazionale del Maine.
Pronta è stata la partecipazione emotiva del mondo della finanza, e non solo. Jamie Dimon, presidente e amministratore delegato di JP Morgan Chase, ha ricordato che David Rockefeller ha “vissuto una vita straordinaria, lasciando un’indelebile traccia positiva nel nostro mondo come nella filantropia, nelle arti, negli affari e nelle questioni globali. L’ impegno, l’integrità e la condotta di prim’ordine di David e degli altri che ci hanno preceduto costituiscono le fondamenta sulle quali JPMorgan Chase è costruita. Ci mancherà molto”.
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