Sono stati pubblicati alcuni dati piuttosto contrastanti nel calendario macroeconomico statunitense. Cominciamo da quelli sicuramente meno positivi e – una volta ogni tanto! – ascrivibili al mercato del lavoro, che nel recente passato ha conferito grandi soddisfazioni agli analisti fondamentali: a sorpresa negli USA tornano infatti a salire i sussidi di disoccupazione che, nella settimana conclusasi il 18 marzo 2017, sono passati da quota 243 mila unità a 258 mila nuove richieste. Il valore è il top delle ultime 7 settimane e, a nostro giudizio, comunque non è in grado inficiare il trend e le valutazioni di fondo che è possibile effettuare sul mercato del lavoro nordamericano.
Peraltro, l’incremento per la media a 4 rimane sicuramente più modesto, visto e considerato che si registra un passaggio dei sussidi da 239 mila unità a 240 mila unità.
Passando invece ai dati sicuramente più positivi, compiamo un rapido cenno nei confronti degli ultimi aggiornamenti statistici per il mercato immobiliare statunitense, che nel corso del mese di febbraio ha dato seguito a un nuovo aumento delle vendite di case nuove da 558 mila unità a 592 mila unità su base annualizzata. Il tasso di crescita sale pertanto dal 5,3 per cento su base mensile di gennaio (che a sua volta in fase di statistica definitiva era stato rivisto al rialzo da +3,7 per cento su base mensile) a +6,1 per cento su base mensile di febbraio. Il dato ha così ampiamente superato il consenso dei principali analisti finanziari, che invece stimava un aumento delle vendite di case nuove molto più contenuto, e non in grado di superare i 2 punti percentuali di sviluppo. Un simile dato aggiornato conferisce così una buona immagine di forza nel settore delle costruzioni, e probabilmente fungerà da traino per le rilevazioni future dello stesso comparto.
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