Come abbiamo anticipato poco fa, questa settimana i principali market mover sono talmente ricchi e densi da meritare qualche approfondimento in più da parte nostra, scindendo – è il caso di oggi – i vari appuntamenti macroeconomici in calendario a seconda della macro area di appartenenza.
Valutato che abbiamo avuto modo di comprendere che cosa accade in area euro, vediamo ora che cosa potrebbe accadere in area dollaro, dove attendiamo la pubblicazione del dato relativo all’ISM manifatturiero a marzo, stimato in moderata flessione rispetto al dato di 57,7 punti di febbraio. Il livello rimane soddisfacente, ma non più sui picchi rilevati due mesi fa. Insomma, anche se le indagini sembrano fornire degli ottimismi – forse – esagerati, il nostro suggerimento è quello di fare i conti con un intiepidirsi del dato reale.
Altro dato in pubblicazione oggi negli USA è l’importante aggiornamento relativo alla spesa in costruzioni, che – alla fine del mese di febbraio – dovrebbe crescere di circa 1 punto percentuali sul mese di gennaio, dopo il calo del primo mese del 2017. Sia il settore privato residenziale che il settore privato non residenziale dovrebbero mostrare dei soddisfacenti passi in avanti, mentre il segmento della spesa pubblica rimarrà probabilmente molto debole.
Infine, anche se probabilmente si tratta di un dato macroeconomico più marginale (ma non per questo merita di essere sottovalutato o dimenticato), usciranno i dati sulle vendite di autoveicoli nel corso del mese di marzo, il cui andamento è previsto in calo a 17,3 milioni di unità annualizzate, contro le 17,5 milioni di unità annualizzate che erano state previste nel precedente mese di febbraio.
Non si tratta comunque di un dato che deve infondere delusione. È del tutto prevedibile che, dopo anni di incrementi record nelle vendite di auto, il comparto possa giungere a un consolidamento più stabile delle proprie posizioni.
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