Tutti long sul prezzo del petrolio in queste ultime sedute. L’oro nero, infatti, semvbrerebbe essersi lasciato alle spalle il periodo buio e tutte le previsioni sulla quotazione del petrolio parlano di un aumento del Wti e del Brent almeno fino al meeting Opec del prossimo 25 maggio. Da oggi al 25 maggio mancano davvero tanti giorni e questo spiega il perchè tutti gli investitori si siano dati allo shopping più frenetico. Il petrolio è diventato un’ottima occasione anche per fare trading di Cfd massimizzando i profitti.
Nonostante l’euforia di questi giorni, che ovviamente sta avendo delle ripercussioni positive anche sui titoli che sono legati al prezzo del petrolio come Eni, Saipem e Tenaris, il rischio di un repetino calo potrebbe essere dietro l’angolo.
Tutti gli analsti sono concordi che la quotazione del petrolio resterà tinica fino al 25 maggio, ma non tutti la pensano allo stesso modo su quello che potrà avvenire dopo quella fatidica data. In un precedente articolo abbiamo dato spazio soprattutto a una view rialzista sul prezzo del petrolio. Adesso, invece, è tempo di dare spazio alla view ribassista.
Secondo alcuni traders, dopo il meeting Opec del 25 maggio, quando Russia e Arabia Saudita renderanno ufficiale la proroga dell’accordo sulla diminuzione della produzione, si potrebbe innescare un trend ribassista che porterebbe il prezzo del petrolio fino a 30$. Un vero e proprio crollo della quotazione del petrolio.
Queste previsioni sul prezzo del petrolio così pessimistiche stanno ovviamente mandando in allarme traders e investitori. Anche chi ha scelto di investire sul pretrolio con il trading di Cfd sulle materie prime, sta iniziando a porsi dei seri dubbi. Cosa avverrà nel giro di alcune settimane?
Iniziamo subito con il dire che, dal punto di vista grafico, situazioni come quella a cui abbiamo accennato non sono affatto infrequenti.
Stando alle view negativa bei giorni immediatamente successivi al meeting Opec il prezzo del petrolio potrebbe registare un ultimo sussulto che sarebbe poi seguito da un brusco calo delle quotazioni nel giro di poche settimane. La forte flessione si registrerebbe nel momento in cui gli Usa dovessero mostrare un aumento delle scorte e della produzione di greggio. Nell’istante in cui dagli Stati Uniti dovesse arrivare una dinamica simile, allora l’Arabia Saudita immediatamente reagirebbe con un incremento dei livelli produttivi di oro. Una chiara situazione di azioni e reazione, quindi, farebbe da apripista all’aumento della quotazione del petrolio.
La prospettiva di una situazione di questo tipo rende assolutamente necessario prestare la massima attenzione ai vari dati macro sull’oil in arrivo dagli Usa. Intuire l’esistenza di eventuali avvisaglie del quadro che abbiamo descritto, significa avere la possibilità di passare da un approccio long a un approccio short riuscendo in questo modo a trasformare il calo della quotazione del petrolio in una occasione per trarre profitto con il trading di Cfd.
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