Il prezzo del petrolio è tornato a stabilizzarsi? A cantare vittoria troppo presto si fa peccato ed è per questo motivo che è consigliabile mantere un approccio prudente perlomeno nel medio termine. A pensarla in questo modo sono tantissimi tra broker e analisti che, in un recente report, hanno praticamente smorzato, se non messo a tacere, tutti i facili entusiasmi.
Secondo gli esperti di molte banche d’affari, infatti, la quotazione del petrolio continuerà a restare su livelli molto più contenuti rispetto alle vecchie stime che, di loro, sono oramai completamente superate dagli eventi. In pratica tutti i broker sono oramai convinti che il contesto macroeconomico stesso sia completamente cambiato e che le vecchie ricette basate sul taglio della produzione non potranno mai generare quelli effetti che erano invece certi e scontati appena pochi anni fa.
Ma quali sono le previsioni sull’andamento del prezzo del petrolio? Societe Generale, ritiene che la quotazione del Wti possa arrivare a 47,5 dollari al barile nel terzo trimestre e a 50 dollari al barile nel corso del quarto trimestre. Entrambe le stime sono ben lontane dalle precedenti indicazioni fissate a 56 e 58,5 dollari al barile.
Sulla stessa lunghezza d’onda si sono collocati gli esperti di Jp Morgan che avevano stimato un Brent a 62 dollari al barile nel terzo trimestre e a 55 dollari al barile nel quarto ma che adesso sono passsati a 50 dollari al barile e 52 dollari al barile.
Anche Bank of America ha tagliato le previsioni sul prezzo del petrolio passando da 70 dollari al barile ad appena 47 dollari al barile (quotazione Brent).
Il quadro è completato da Goldman Sachs che ha portato le previsioni sul petrolio Wti nel terzo trimestre da 55 dollari al barile a 47,5 dollari al barile.
Sia per quello che riguarda il Brent che per quanto riguarda il Wti, quindi, nessun analista ha confermato le vecchie stime a dimostrazione che la recente ripresa della quotazione petrolio poggia su presupposti che restano ancora molto deboli. Nel dettaglio, per quello che concerne l’andamento del prezzo del greggio nelle ultime sedute, è evidente che la ripresa è stata possibilità solo grazie al taglio dell’estrazione in Usa che, per la prima volta dal mese di gennaio, ha subito un calo.
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