In uno scenario macroeconomico che è stato contraddistinto da una crescita lenta a livello internazionale, il fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Technology Equity ha ottenuto una prestazione netta superiore al 22%. Ma per quale motivo? Quali sono i “segreti” che hanno permesso a questo fondo con un’ottica tecnologica di poter ottenere simili risultati di rilievo?
A spiegarcelo è Josh Spencer, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV Global Technology Equity, secondo cui “in uno scenario di debolezza economica globale, il settore tecnologico è un’oasi di crescita, a prescindere dal contesto macroeconomico o politico”. Lo stesso manager ha poi osservato “l’innovazione può mandare in stallo industrie esistenti o crearne di completamente nuove. Per questo motivo, le aziende veramente innovative possono generare valore per gli azionisti sottraendo quote di mercato a competitor più lenti nell’innovare, anche in un ambiente caratterizzato da una bassa crescita. La tecnologia sta veicolando un ritmo molto veloce di creazione di nuove industrie. Per gli investitori, trovarsi dalla ‘parte giusta del cambiamento’ non è mai stato così importante. I nostri temi di investimento si basano su questo principio”.
Insomma, secondo i gestori del fondo le società che oggi sviluppano o nascono dal progresso tecnologico si trovano in una posizione unica per poter generare nuovo valore per gli azionisti in tempi di incertezza quali quelli attuali.
Ne consegue che per gli investitori si stanno aprendo margini di approfondimento davvero interessanti: tra i vari settori su cui il fondo scommette c’è sicuramente quello del cloud computing, e sia inteso in termini di quelle società che forniscono infrastrutture per i cloud, sia di quelle società che sviluppano software per i cloud.
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