La previsione è di quelle che sono capaci di lasciare a bocca aperta anche quei traders che hanno più sangue freddo: il prezzo dell’oro potrebbe salire, entro la fine dell’anno, fino a 1400 dollari l’oncia. Il target è stato fissato da Evgeny Ananiev della banca d’investimento del VTB Group, la seconda più grande della Russia, ed è quindi da prendere in considerazione nell’ambito dell’impostazione di una propria strategia di trading.
Se si considera quello che è il livello attuale della quotazione dell’oro, collocabile in area 1288 dollari l’oncia, si possono fare tutta una serie di interessanti osservazioni. La prima riguarda il fatto che all’attuale fare rialzista non dovrebbero fare seguito prese di beneficio eccessive. La seconda considerazione riguarda quella che può essere la portata dell’aumento della quotazione dell’oro negli ultimi quattro mesi dell’anno. In relazione a questo punto l’analista russo non sembra avere dubbi: il prezzo dell’oro dovrebbe salire fino a 1360 dollari l’oncia nel giro di appena tre mesi. L’esperto è convinto del fatto che le pur possibili inversioni di rotta non avranno mai la forza per riportare il prezzo dell’oro a 1200 dollari l’oncia.
Una quotazione dell’oro così alta ha senso solo in un contesto generale profondamente deteriorato. Nelle ultime settimane, infatti, il prezzo dell’oro, come si vede dal grafico, ha avuto un aumento solo a seguito della crescente tensione tra Usa e Nord Corea. Come hanno messo in evidenza molti analisti, il braccio di ferro tra gli Stati Uniti e la Corea ha determinato una corsa ai beni rifugio tra cui, appunto, l’oro.
La prospettiva di Evgeny Ananiev si può concretizzare, quindi, solo se la crisi geopolitica in atto tra i due Paesi, dovesse diventare ancora più preoccupante. Uno scenario, questo, che molti altri analisti giudicano molto improbabile. Ma i venti di guerra non sarebbero l’unico fattore alla base dell’aumento del prezzo dell’oro fino a 1400 dollari l’oncia. E’ sempre lo stesso Ananiev, infatti, a mettere in risalto l’importante ruolo di due altri fattori: la domanda indiana e quella cinesi di lingotti d’oro. In entrambi i casi si è avuto un aumento nell’ultimo anno che potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi e quindi dare sostegno alle quotazioni dell’oro. Se i dati sulla domanda indiana e cinesi di oro dovessero salire in un contesto di allentamento della tensione internazionale, è probabile una risalita del prezzo dell’oro ma senza il raggiungimento di target possibili solo…in situazioni di emergenza quando tutti vogliono i beni rifugio.
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