Movimenti molto contenuti sul grafico relativo alla quotazione del petrolio nella seduta di oggi. Il prezzo del petrolio a metà pomeriggio sta registrando un rialzo dello 0,71% a 51,16 dollari al barile per quello che riguarda il Brent e dello 0,36% a 47,72 dollari al barile per quello che riguarda il petrolio Wti. L’apprezzamento si è consolidato dopo la diffusione del dato sulle scorte settimanali di greggio che è stato comunicato dalla Energy Information Administration americana (EIA). L’indicazione macroeconomica era molto attesa visto che tradizionalmente questo genere di dati impatta sull’andamento della quotazione del petrolio in maniera marcata.
Secondo il report della Energy Information Administration nella settimana che si è chiusa l’11 agosto scorso, le scorte di petrolio degl Stati Uniti hanno registrato un calo di 8,9 milioni di barili. Non c’è stata alcuna variazione, invece, per le scorte di benzina che sono rimaste praticamente invariate.
La portata del calo delle scorte di petrolio ha battuto le attese degli analisti. Gli esperti, infatti, si attendevano una flessione di 3,6 milioni di barili. Siamo quindi dinanzi ad una flessione doppia rispetto a quella prevista ma soprattutto siamo dinanzi al settimo calo settimanale consecutivo dell’importante indicatore macroeconomico degli Stati Uniti.
Ha trovato quindi conferma quanto indicato lo scorso martedì dall’American Petroleum Institute, che ha indicato che le scorte di petrolio sono calate di 9,2 milioni di barili.
Il fatto che le scorse settimanali di petrolio siano calate di 8,9 milioni di barili all’11 agosto è una notizia che avrò delle ripercussioni anche nei prossimi giorni su quelle che saranno le posizioni dei traders che scelgono di investire sul petrolio attraverso il trading di Cfd.
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