Mandata in archivio una giornata (quella di ieri) non così ricca di avvenimenti, oggi e i prossimi giorni dovrebbero offrire ai trader di tutto il mondo una bella serie di spunti macro sui quali è lecito e opportuno prestare un po’ di attenzione.
In tal senso, cominciamo dalla zona euro, dove le stime finali dovrebbero confermare una generalizzata risalita dell’inflazione, con balzo all’1,8 per cento in Germania, all’1,0 per cento in Francia, all’1,4 per cento in Italia e al 2,0 per cento in Spagna.
Tuttavia, la settimana ha molti dati di rilievo in uscita soprattutto negli Stati Uniti, alcuni peraltro già influenzati dalle conseguenze della stagione degli uragani e, in essa, da Harvey. L’informazione più rilevante è l’inflazione di agosto, che rappresenta un input importante per la riunione del FOMC del prossimo 20 settembre. Il PPI e il CPI dovrebbero accelerare il passo, non solo sulle misure headline per via dell’aumento della benzina, ma anche per gli indici core. Nel dettaglio, il CPI core dovrebbe registrare una variazione di 0,2 per cento mese su mese, dopo 5 mesi di variazioni più contenute. I dati di attività dovrebbero essere positivi.
Tra gli altri spunti macro in uscita, a settembre i dati dell’Empire dovrebbero risultare in leggero aumento, su livelli comunque piuttosto elevati, mentre la fiducia dei consumatori potrebbe già correggere per via dell’uragano. Ad agosto, la produzione industriale dovrebbe infine aumentare di 0,3 per cento su mese, grazie al manifatturiero, e le vendite al dettaglio dovrebbero essere sostenute, nonostante il calo nel comparto auto, con il sostegno della domanda di scorte precedente l’uragano.
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