La corsa di Super Euro è finita almeno per adesso. Quella che sembra essere una parentesi momentanea destinata ad esaurirsi in pochi giorni (ossia il ribasso del cambio Euro Dollaro) si sta rivelando invece un segnale di tendenza ben preciso.
Il messaggio che arriva dai mercati valutari nelle ultime sedute è abbastanza chiaro: il Dollaro Usa è destimato a rafforzarsi sull’Euro e quindi il cross tra la divisa europea e quella americana è destinato a perdere vigore. Il muro di quota 1,2 che nelle scorse settimane, come emerge dal grafico relativo all’andamento del cambio Euro Dollaro, è stato ripeturamemte violato, oggi sembra allontanarsi ancora di più. Mentre scriviamo, infatti, la quotazione del Dollaro rispetto all’Euro si è rafforzata ancora. Il cambio è ora a 1,178.
Il deprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro ha trovato una valida sponda nel risultato delle elezioni che si sono tenute in Germania la scorsa domenica. Molti analisti hanno visto della vittoria per metà della Merkel un segnale di possibile instabilità politica a Berlino e sono quindi tornati a puntare sullla divisa americana.
Il rafforzamento del dollaro che, come si vede dal grafico relativo all’ultimo mese, è salito al livello massimo degli ultimi 30 giorni nel cambio con l’Euro, si è poi consolidato a seguito del via libera in Usa alla riforma fiscale fortemente voluta dal presidente Trump. L’atto politico dell’amministrazione americana è stato molto importante anche perchè ha seccamente smentito i sospetti, circolati negli ultimi mesi, circa l’effettiva capacità di Trump di rispettare gli impegni presi con gli elettori.
La riforma fiscale di Trump prevede una forte riduzione delle aliquote per le imprese dall’attuale 35% al 20% e un taglio di quella più alta per le persone fisiche dal 39,4% al 35%. La sforbicita dovrebbe determinare un maggior giro di denaro nell’economia americana. Altri punti salienti della riforma fiscale di Trump sono l’aumento del 100% della deducibilità, il taglio di alcune tasse come quella sulla successione e quella sulla prima casa e un taglio della tassa cosidetta di rientro. Per spingere le grandi compagnie a fare ritorno negli Sttai Uniti, la riforma di Trumpo prevede una assenza di tassazione sui dividendi generati da aziende controllate che hanno sede all’estero se la società controllante Usa ha in mano una quota di almeno il 10% nelle società che li hanno generati.
L’obiettivo della riforma fiscale varata da Trump è quello di spingere le grandi compagnie a ripuntare sugli Stati Uniti e quindi a tornare in patria, ridando al tempo stesso centralità al ceto medio. Secondo alcuni analisti gl stimoli fiscali di Trump, grazie al loro carattere organico e non approssimato, saranno guardati molto favorvolmente dalla Borsa di Wall Strett. Si potrebbe quindi aprire un periodo di grande avvervescenza per i mercati americani. Sul fronte monetario tutto questo significherebbe variazioni per quello che riguarda il cambio Euro Dollaro. In poche parole si genererebbe una interessante occasione di investimento per chi fa trading sul Forex.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!