Il prezzo dell’oro sembra essere arrivato ad una fase cruciale. Grazie ad un andamento positivo emerso nelle ultime sedute, la quotazione del bene rifugio per eccellenza è salita a 1297 dollari, ad un passo dalla resistenza collocata in area 1300 dollari l’oncia. L’incremento delle quotazioni dell’oro è iniziato lo scorso 6 ottobre quando il prezzo del metallo giallo ha dato per la prima volta segnali di recupero dopo una serie impressionante di settimane all’insegna del nervosismo. Andando a guardare al grafico relativo all’andamento della quotazione oro, si nota un passaggio 1260,8 dollari l’oncia a poco meno di 1300 dollari. L’apprezzamento dell’oro non è avvenuto in un momento qualsiasi. Mentre alcuni mesi fa, l’aumento del prezzo del dollaro è scattato non appena la tensione internazionale tra Stati Uniti e Corea del Nord ha raggiunto il suo apice, nell’ultima settimana il rally è stato una conseguenza del dollaro debole.
Se si intersecato i grafici relativi all’oro e al cambio Euro Dollaro, infatti, si possono trarre tutta una serie di conclusioni interessanti. E’ evidente dai grafici che più il Dollaro è debole e quindi maggiore è il cambio Euro Dollaro, più alte sono le quotazioni dell’oro. E’ infatti quasi una regola che l’andamento del prezzo dell’oro sia strettamente legato a quello che avviene sul mercato delle valute.
La fase rialzista del prezzo dell’oro potrebbero però essere arrivata nuovamente ad una svolta. Se infatti la quotazione del bene rifugio per eccellenza dovesse raggiungere i 1310 dollari l’oncia, allora la dinamica positiva potrebbe consolidarsi. Viceversa in caso di discese verso i 1283 dollari l’oncia la spinta al rialzo potrebbe venire meno. E’ alla luce di tali considerazioni che i traders stanno impostando le loro strategie per guadagnare con l’andamento dell’oro. La salita del prezzo dell’oro è appesa ad un filo che è strettamente connesso con quello he avviene sul mercato dei cambi. A sua volta l’andamento delle quotazioni del Dollaro è legato alle possibili mosse della Federal Reserve. I verbali della FED hanno confermato l’oramai rialzo dei tassi di riferimento nel mese di dicembre ma hanno anche lasciato un grande punto interrogativo su quello che avverrà nel 2018. E’ in queste pieghe che potranno maturare le previsioni sull’andamento della quotazione dell’oro.
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