Il Beige Book preparato per la riunione del FOMC del prossimo 1° novembre, ha riportato alcuni interessanti spunti di valutazione, senza però apportare novità sul giudizio di sintesi, con una crescita attesa fra modesta e moderata. Tre sono i distretti che riportano significativi blocchi dell’attività per via degli uragani in diversi settori, ma l’effetto sarà ovviamente temporaneo, e non certo in grado di pregiudicare lo sviluppo di medio termine.
Per il resto, l’espansione prosegue e rimane diffusa, sia a livello geografico, sia a livello settoriale, mentre il mercato del lavoro è definito ampiamente “sotto pressione”, con segnali di significativa difficoltà da parte delle imprese a reperire manodopera, con effetti restrittivi anche sull’attività.
Ad ogni modo, nonostante la scarsità di offerta di lavoro, nel Beige Book si legge come “la maggior parte dei distretti riporta pressioni salariali soltanto da modeste a moderate”, sebbene in alcune aree si segnalano pressioni maggiori e l’utilizzo di bonus e benefit per attrarre lavoratori.
Per quanto poi concerne l’inflazione, anche a fronte di aumenti dei costi, le imprese restano riluttanti a trasferirli sui prezzi finali.
Nel complesso il Beige Book fornisce un quadro in linea con quello che emerge dai dati: gli effetti degli uragani sono transitori, l’espansione è diffusa sia a livello geografico che settoriale, il mercato del lavoro è oramai al pieno impiego, le pressioni su prezzi e sui salari sono scarse. A mancare a un buon mosaico è tuttavia ancora il sostegno all’inflazione.
Alla luce anche di ciò, per il momento rimane comunque invariata la previsione di rialzo dei tassi a dicembre, ma un eventuale proseguimento della debolezza dell’inflazione potrebbe rallentare i rialzi previsti per il 2018.
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