Continuare ad andare long sulla quotazione del Bitcoin. E’ questo l’imperativo categorico che serpeggia da questa mattina tra i traders che sono soliti investire in Bitcoin attraverso il Trading di CFD. Dopo il raggiungimento di un nuovo livello record da parte della criptovaluta, gli operatori sono convinti che la fase di profit takig, ossia di presa di profitto, che è in corso questa mattina, sia solo momentanea e destinata ad esaurirsi ancora prima del solito. Mentre scriviamo la quotazione Bitcoin sta del resto segnando un nuovo apprezzamento a 6217 dollari, con un rialzo del 7%. Il fatto che la fase di presa di profitto sia durata così poco rispetto a quello che graficamente avviene solitamente, induce a pensare che i motivi alla base del rally del Bitcoin abbiano solide fondamenta.
Per capire quello che sta succedendo alla quotazione del Bitcoin e al tempo stesso provare a tracciare delle previsioni su quello che può avvenire in prima di Ottova, è utile andare a riavvolgere il nastro. L’ultimo rally del Bitcoin, con il prezzo del BTC che è salito fino a 6300 dollari, ben 200 dollari in più rispetto al precedente record fissato lo scorso 23 ottobre, è stato causato da due motivi ben precisi. Da un lato,infatti, ci sono state le indiscrezioni di stampa relative alla possile revoca del ban sugli exchange da parte della Cina mentre dall’altro ci sono stati i rumors sul passibile lancio di ZB.com, una nuova piattaforma di trading criptovalutario proveniente proprio dalla Cina. Mentre le prime indiscrezioni sono tutte da verificare, le secondo sembrano essere molto più certe.
Ad ipotizzare la fine del ban cinese, entrato in vigore a settembre, è stato il Coin Telegraph. Secondo questa fonte, dopo il 19esimo Congresso del partito comunista, si è fatta strada la possibilità che varie politiche e regolamentazioni temporanee vengano cancellate. Proprio tra le regolamentazioni temporaree da cancellare ci potrebbe essere anche la normativa sugli exchange. Quella del Coin Telegraph è solo una deduzione, possibile ma non certa, alla luce di quello che è stato lo spirito del 19esimo congresso del partito. L’assise, infatti, si è conclusa con nuove operture al mercato e questo lascia aperta la porta alla possibilità di una eliminazione del ban.
E’ proprio in questo contesto che va inquadrato l’aumento della quotazione del Bitcoin. Il ragionamento di chi ha scelto di investire sul Bitcoin attraverso il trading di CFD è stato questo: se il governo cinese dovesse decidere davvero di eliminare il ban, la domanda mondiale di Bitcoin potrebbe schizzare e con essa il prezzo del BTC. La consapevolezza di questo meccanismo spiega il perchè a toccare un nuovo record non è stato solo il Bitcoin visto che anche il prezzo di Ethereum è salito ad oltre 300 dollari.
Come è facilmente intuibile, se dovessero arrivare dei segnali di smentita sull’indiscrezione, ossia se la Cina non stesse davvero pensando a una rimozione del ban, per il Bitoin inizierebbe una parabola ribassista inevitabile. Tutto questo però potrebbe avere inizio solo più in là. E’ infatti da escludere che su questa questione possano esserci novità nel breve termine. Tuttavia la quotazione BTC potrebbe essere spinta dalle altre indiscrezioni sempre riguardanti la Cina. L’ipotizzato lancio della nuova piattaforma di trading criptovalutario proveniente proprio dalla Cina, ZB.com., dovrebbe avvenire per il prossimo 1 novembre. Chi ga trading di CFD sul BTC può quindi ipotizzare che fino ad allora il prezzo del Bitcoin si mantenga tonico. Che poi è quello che sembrerebbe avvenire oggi sui mercati con un netto apprccio long.
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