Il cambio Euro Dollaro ha definitivamente sterzato ed è impotizzabile un rafforzamento della divisa americana anche nelle prossime settimane se non addirittura fino alla fine dell’anno. I segnali sull’indebolimento dell’Euro era già tutti presenti da alcun settimane ma, come si evince andando a guardare il grafico relativo all’andamento del cross, adesso si può dire di essere entrati in una fase ben precisa che vede l’Euro sempre più debole e il Dollaro sempre più forte.
I traders sembrano avere le idee molto chiare su come impostare le loro strategie trading per trarre profitto dall’andamento del cross. Grazie alle varie piattaforme oggi disponibili sul mercato, se si prende in considerazione lo studio tendenziale rappresentato nella funzione Trend del Trader, si nota una netta prevalenza di posizioni short. Quello che sta avvenendo sul valutario è quindi molto chiaro: il cambio Euro Dollaro viene visto sempre più in calo. Particolare interessante di questa fase è che ad un biglietto verde sempre più forte non corrisponde un calo della quotazione petrolio che invece resta su livelli molto sostenuti. Proprio in virtù di questa situazione di fondo, tanti investitori hanno attive posizioni short sul cambio Eur/Usd e long sul prezzo del petrolio.
Ma fino a quanto potrà proseguire questa fase di rafforzamento del Dollaro? Per trovare una risposta a questa domanda è necessario andare a guardare i grafici. Come risultati dall’andamento grafico del cambio Euro Dollaro, la possibilità di un discesa fino a 1,15 è ritenuta molto alta. Menrtre scriviamo il cross si sta muovendo in area 1,16 con un ribasso dello 0,1% rispetto al dato della seduta di ieri. La tendenza che vede il Dollaro sempre più forte trova quindi conferma sul valutario anche oggi. A suggeriore un possibile ulteriore deprezzamento della moneta unica sono poi due diversi report di altrettanti analisti. Da un lato c’è infatti l’analisi di IG e dall’altro quella di Bank of America. Entrambe convergono verso la stessa direzione e appunto per questo motivo dovrebbero essere tenute in debita considerazione dai traders.
Secondo il broker IG, è lo stesso quadro politico-economico di riferimento a lasciar intendere un calo del cambio. Scrivono gli esperti che a “meno che la politica, inclusa la nomina di Powell, un piano per la riforma fiscale particolarmente impassibile o accuse varie indeboliscano il dollaro e spingano il cambio EUR/USD verso i livelli chiave di resistenza di questa settimana 1.1670/80, la direzione dell’euro-dollaro sembra corrispondere ad un movimento verso 1.1500”. La morale della parole di IG che abbiamo riporato per intero è quindi chiara: se tutto resta come è adesso il cross Eur/Usd non potrà che indebolirsi. Tradotto in termini di trading, l’approccio short sembra essere l’unica strada con qualche possibilità di profitto.
Sulla stessa lunghezza anche l’analisi dell’unità di strategia Forex di Bank of America Merrill Lynch. Secondo gli analisti americani il Dollaro continuerà ad essere il vero protagonista del cross con l’Euro nel ruolo più passivo. Addirittura, affermano da BoFa, il cambio Euro Dollaro subirebbe una ulteriore flessione se la riforma fiscale varata da Trump dovesse davvero passare. Attualmente Bank of America vanta una short sull’euro dollaro da quota 1.1891.
In considerazione di tale situazione e alla luce della convizione che il cambio Euro Dollaro possa spingersi a 1,15 entro la fine dell’anno, BofA suggerisce ai traders di prendere in considerazioen il sell sul cambio euro dollaro in occasione delle discese della divisa americana. Tale atteggiamento dovrebbe restrare prevalente in attesa di un rialzo dei tassi di interesse da parte della FED.
Comunque si guardino le prospettive sull’andamento del cambio Eur/Usd quello che è evidente è che Super Euro sia stato definiivamente archiviato.
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