La quotazione del Bitcoin, galvanizzata dalla mossa della Borsa di Chicago, non sembra avere alcuna intenzione di ritracciare. Come emerge dai grafici relativi all’andamento del prezzo del Bitcoin, la criptovaluta sta aggiornando continuamente i suoi record annullando, di volta in volta, i suoi stessi massimi. Dinanzi a questa situazione i traders che hanno aperto posizioni sul BTC sono dinanzi ad un vero e proprio dilemma: conviene chiudere le posizioni long a quota 7400/7500 dollari oppure rischiare e tenere aperto dando adito così alle ultime previsioni degli analisti che prospettano una quotazione del Bitcoin a 8000 dollari entro il prossimo lunedì con successivo rally verso i 10mila dollari prima del fork? Questo dilemma serpeggia da questa mattina su tutte le piattaforme di trading che consentono di operare con le criptovalute.
Nonostante le leggere differenze tra le varie domande degli investitori attivi sulle chat di social trading, il succo della questione è sempre lo stesso: meglio comprare Bitcoin ancora e quindi andare long oppure è meglio chiudere e passare quindi allo short?
La speranza che la quotazione del Bitcoin continui ad apprezzarsi è supportata dalle sempre più frequenti previsioni che fanno riferimento ad un possibile sfondamento di quota 10mila dollari entro la fine dell’anno. Secondo Yann Quelenn, market strategist di Swissquote, nel lungo termine “la moneta digitale ha registrato una crescita esponenziale. La probabilità che arrivi a quota 10.000 dollari non è trascurabile”. L’analista ritiene che breve termine “la struttura tecnica mostra un momentum positivo fortissimo. Il supporto più importante è molto distante, a 2.975 dollari, i minimi segnati ad agosto. Nel breve termine Bitcoin dovrebbe continuare a salire”.
Ma non ci sono solo le stime ad alimentare il dibattito tra i traders sulla convenienza o meno del comprare Bitcoin ancora. Sono gli stessi dati relativi all’andamento della criptovaluta a lasciar aperta la porta a speculazioni di questo tipo. Mentre scriviamo, infatti, la quotazione del Bitcoin è salita a 7273 dollari, con un aumento di 210 dollari rispetto a ieri. Dopo aver toccato un massimo a 7350, la capitalizzazione di mercato totale del BTC è salita a circa 120 miliardi di dollari. In pratica il Bitcoin vale più di alcune blue chip di fama internazinale come come American Express (circa 83 miliardi di dollari) o Goldman Sachs (circa 95 miliardi). Nonostante queste indicazioni che possiamo definire incontestabili, comunque, non è tutto rose e fiori. Da sempre, infatti, le criptovalute e il Bitcoin sono argomenti divisivi.
In altre parole non c’è unità di visione sulle monete digitali tanto che, mentre per alcuni analisti il Bitcoin è il futuro per altri è solo una bolla che è pronta ad esplodere da un momento all’altro. Capita così che proprio in questi giorni caldi caratterizzati da una quotazione del Bitcoin che non accenna a fermarsi, arrivi il monito del Chief Executive del Credit Suisse, Tidjane Thiam. Secondo l’analista oggi l”‘’acquisto o la vendita di bitcoin è fatta solo per fare soldi, questa è definizione più esatta di speculazione e di bolla”. In pratica l’esporto si posiziona sulla stessa linea di Jamie Dimon di JPMorgan che aveva definito il bitcoin “una frode”. Ci sarà da credere a loro oppure a chi da sempre tesse le lodi del BTC? Di certo c’è solo che nel breve termine l’andamento della quotazione del Bitcoin è una valida occasione di profitto.
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