Conviene comprare o vendere Bitcoin in questa fase? In altre parole è meglio investire sui Bitcoin con i CFD oppure è il caso di restare short? Questa semplici domande stanno dividendo oggi come non mai tutti i traders. Da quando domenica scorsa il prezzo del Bitcoin si è letteralmente sgonfiato, l’euforia che si respirava sui mercati fino a poche ore prima ha lasciato il posto ai dubbi e alle incertezze. Tali dubbi si sono poi consolidati a seguito delle ultime indicazioni relative all’andamento della quotazione BTC.
Il prezzo del Bitcoin, infatti, dopo essere sprofondato domenica a 5500 dollari, ha ripreso il suo solito andamento e, mentre scriviamo, è risalito a 7200 dollari con una variazione positiva del 10,5% circa. Andando a guardare al grafico relativo alla quotazione Bitcoin è impossibile non notare la classica “figura” delle montagne russe. Il Bitcoin, quindi, fermo restando la validità delle previsioni che danno la quotazione BTC a 8000 dollari entro poche settimane, si caratterizza per un continuo movimento oscillatori che, se ben intrepretato anche attraverso i necessari stop loss, può fare la fortuna degli investitori.
Il forte dibattito tra i traders, di cui si hanno evidenti tracce sui sito del cosiddetto social trading, altro non è che una proiezione della vera e propria spaccatura che si è vertificata tra gli esperti e gli analisti di tutto il mondo. L’attrito tra chi ritiene che il Bitcoin sia un fenomeno e chi invece parla di Bitcoin come bolla, non è un fatto nuovo ma se a parlare sono dei veri e propri profeti della finanza, forse è il caso che chi investe sulla quotazione BTC ci presti un pò di attenzione.
A prendere la parola sulle prospettive del Bitcoin è stato addirittura quel mostro sacro Nouriel Roubini che anni e anni fa ebbe il sangue freddo di prevedere la crisi di mutui subprime (ma, giusto per dare una informazione completa, toppò clamorosamente annunciando per anni una tempesta perfetta che mai c’è stata). In una intervista a Business Insider, Roubini ha affermato che il Bitcoin altro non è che una gigantesca bolla speculativa. Sulla fine del BTC per come lo conosciamo adesso, Roubini ha le idee molto chiare quando afferma che il Bitcoin “sarà regolato nella misura in cui troverà la sua fine”. E’ vero o falso quello che afferma il noto economista? Se si deve sentire l’altra campana, ossia quella dei sostenitori del potere del BTC, non si sono dubbi nel dedurre che sia falso. Secondo Matthew Roszak, confondatore e presidente di Bloq, una società di software aziendale che si occupa di blockchain, la grandezza del BTC non è stata ancora colta da tutti. “Quando sento commenti di questo tipo, ha affermato l’esperto, penso che molte persone forse non capiscono la grandezza di questa tecnologia” le cui potenzialità sarebbero sotto gli occhi di tutti. Insomma il punto di vista di Roszak è completamente diverso e antitetico rispetto a quello di Roubini. Credere al primo o al secondo significa capire se è meglio vendere o comprare Bitcoin oggi.
Il fatto è che non ci sono elementi pratici e definitivi per stabilire chi ha ragione e allora anche una posizione molto scettica e netta come quella di David Gledhill, Head of Group Technology & Operations del colosso asiatico DBS Bank secondo cui il Bitcoin è una truffa finanziaria basata sul noto schema Ponzi, va presa con il beneficio del dubbio. Giusto per la cronaca quest’ultimo analista ritiene che il prezzo del Bitcoin non possa che andare incontro ad un fortissimo calo nel futuro, sgonfiandosi del tutto. Sarà vero? A chi fa trading di CFD quello che è il destino della quotazione BTC nei prossimi anni non non importa tanto perchè la vera occasione di guadagno è data proprio dalla volatilità che il prezzo del Bitcoin attraversa ora.
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