La sorpresa sull’andamento del prezzo del petrolio dall’inizio dell’anno ad oggi sono riusciti a rilevarla gli analisti di Recced semplicemente aprendo il grafico sulla quotazione del greggio dall’1 gennaio ad oggi. Il risultato, seppure noto, ha lasciato a bocca aperta. Nonostante le tante oscillazioni sul prezzo del greggio che si sono verificate soprattutto da tra l’estate e l’autunno, la quotazione del petrolio oggi è fondamentalmente sugli stessi livelli di gennaio. Andando a guardare al grafico relativo all’andamento del greggio, infatti, si nota che il prezzo dell’oro nero era compreso tra i 52 e i 53 dollari nel mese di gennaio ed è arrivato a 55 dollari nella seduta di ieri. Volendo analizzare la quotazione petrolio in tempo reale, non sono da rilevare grandi variazioni di prezzo nella seduta di oggi visto che il petrolio Wti scambia a 55,25 dollari al barile mentre il contratto sul Brent è a 61,7 dollari al barile.
Se si deve considerare l’andamento del petrolio dall’inizio dell’anno ad oggi, non si può non rilevare l’assenza completa di qualsivoglia tendenza. E’ possibile quindi affermare che il prezzo del petrolio ha imboccato un trend ribassista solo se si analizzano i grafici da prima dell’estate all’autunno perchè il dato che si evince da un’analisi più ampia dal punto di vista temporale non permette di aggiungere altri dettaglio. E’ proprio a causa di tale limite, visibile a tutti perchè deducibile dai grafici, che molti analisti preferiscono restare abbottonati sull’andamento delle quotazioni del greggio nei prossimi mesi. Se per qualcuno il prezzo del petrolio arriverà a 80 dollari per altri non ci sono elementi a sufficienza per parlare di un boom che non c’è stato nè sembra poterci essere.
Il fatto che la quotazione del petrolio oggi non si discosti molto da quella di gennaio non significa che in pochi abbiamo guadagnato con l’andamento del prezzo del greggio. Certo, se l’approccio al trading è stato quasi da “casettista” con i CFD sul petrolio comprati a gennaio e tenuti fermi, il margine di profitto è stato scarso. Viveversa con investimenti più tagliati sul breve termine il profitto è stato molto ampio considerando che il prezzo del greggio era precipitato a giugno prima di recuperare. Inoltre non si dimentichi che con il il trading online, è possibile guadagnare sia nel caso di apprezzamento che nel caso di deprezzamento del greggio. Lo stesso di potrà continuare a fare nelle prossime settimane assumendo una prospettiva più centrata sul breve termine. Del resto, dopo il forte ottimismo dei giorni scorsi, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha abbassato le previsioni per la domanda di petrolio nel 2018 e ha spinto alcuni analisti a tornare a parlare di rischio sovra-produzione. Secondo l’IEA, inoltre “non esiste un New Normal capace di spingere i prezzi sopra i 60 dollari”. Il monito è abbastanza chiaro anche se, con tutta probabilità, ci saranno nuovi segnali su quello che potrebbe avvenire nei prossimi mesi dal vertice Opec di fine mese.
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