Dopo qualche settimana piuttosto fiacca sul fronte della mole dei dati macro in uscita, il calendario dei prossimi giorni ci propone tantissimi spunti che vi consigliamo di non perdere di vista.
Cominciamo come nostra abitudine con quanto avverrà nell’area euro, dove uscirà anzitutto il dato aggiornato sull’indice di fiducia economica della Commissione UE e sulle indagini statistiche dell’inflazione, che dovrebbero confermare che la fase di espansione prosegue a ritmi sostenuti in tutta l’area.
In particolare, le stime preliminari per il mese di novembre dovrebbero mostrare un aumento temporaneo dell’inflazione nella media area euro (all’1,5 per cento), in Spagna (all’1,8 per cento contro il precedente dato di 1,7 per cento), in Germania (a 1,7 per cento contro il precedente 1,5 per cento), ma stabile in Italia all’1,1 per cento ed in calo di un decimo in Francia all’1,1 per cento. Nei prossimi mesi, l’inflazione sarà presumibilmente frenata in quasi tutti i paesi da un effetto statistico di confronto sfavorevole dall’energia e risalirà in modo più deciso verso il target solo nella seconda metà del 2018.
Tra gli altri dati macro in area euro, usciranno anche gli update sulle vendite al dettaglio, che gli analisti stimano in crescita di 0,3 per cento in Germania ma stabili in Francia. Infine, le stime dettagliate in arrivo da Spagna e Italia dovrebbero confermare che la crescita del PIL nei mesi estivi è stata spinta dalla domanda interna ma anche dall’export, mentre il tasso di disoccupazione è atteso stabile nella media area euro (8,9 per cento) e Germania (5,6 per cento) ma in calo di un decimo in Italia all’11 per cento.
La settimana ha anche molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. Qui uscirà innanzitutto il dato aggiornato sull’ISM manifatturiero, quello sulla fiducia dei consumatori e quello sulle vendite di autoveicoli di novembre, che dovrebbero mantenersi su livelli elevati e indicare la presenza di una espansione solida.
Per ottobre, inoltre, la spesa in costruzioni, la spesa personale e il reddito personale dovrebbero essere in rialzo, mentre il deflatore dei consumi core dovrebbe segnare il primo rialzo di 0,2 per cento mese su mese da febbraio a oggi, fornendo così qualche indicazione di possibile riaccelerazione della dinamica dei prezzi.
Infine, si evidenzia come la seconda stima del PIL del terzo trimestre dovrebbe rivedere al rialzo la crescita sulla scia di consumi, investimenti e spesa pubblica più forti rispetto alla stima advance, mentre il Beige Book dovrebbe confermare un quadro positivo dell’economia e lasciare aperta la porta per il previsto rialzo dei tassi alla riunione del FOMC di dicembre.
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