Superando ogni forma di scetticismo (o quasi), il bitcoin è divenuto tema predominante nelle pagine finanziarie dei quotidiani e dei siti web, e non solo.
In effetti, è ben difficile non esserne attratti, nel bene o nel male: nel 2017 le valute virtuali di Satoshi Nakamoto sono cresciute da poco meno di 1.000 dollari a più di 10.000 dollari, con una crescita di capitalizzazione che ha fatto naturalmente felici tutti coloro i quali hanno puntato con convinzione su questo asset.
Ma il rialzo dei bitcoin è destinato a salire ancora? Oppure la criptovaluta è destinata a sgonfiarsi drasticamente?
Rispondere a queste domande non è certamente facile, ma ha provato a fornire una risposta Arnaud Masset, analista di Swissquote, secondo cui si può essere abbastanza sereni: la criptovaluta non sta per scoppiare, come invece sostiene qualcuno.
In maniera ancora più esplicita, l’analista elvetico sostiene che vi siano diverse ragioni che possono supportare la continua crescita dei bitcoin.
La prima è legata al fatto che il flusso di denaro proveniente dai grossi investitori istituzionali verso le criptovalute non è certamente finito e, anzi, sembra essere ben lontano dai livelli di equilibrio. Molti grandi operatori non si sono infatti ancora mossi, e il fatto che stia per arrivare il derivato su criptovalute quotato sul CME, potrebbe rendere l’investimento in bitcoin ancora più semplice.
In secondo luogo, l’analista sottolinea come presto saranno presentati diversi progetti fondamentali per lo sviluppo delle criptovalute, come Rootstock o Lightning Network, ideati proprio per poter favorire la scalabilità delle criptovalute.
Naturalmente, quanto sopra non deve indurvi a fidarvi in maniera cieca delle criptovalute. Lo stesso analista sottolinea in tal proposito come sia molto probabile che nel corso del prossimo anno si possa verificare una sorta di “pulizia” nel comparto, e molti progetti sulle blockchain non vedranno la luce.
Ecco perchè nei prossimi mesi potrebbe esserci una correzione dei prezzi nel settore, da non interpretarsi negativamente ma – bensì – in maniera salutare.
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