In che direzione si muoveranno le azioni Usa nei prossimi mesi? Ad intervenire sull’argomento è stato Keith Wade, Chief Economist & Strategist, Schroders. Secondo l’analista, con il venir meno delle paure per una guerra commerciale Usa-Cina, sono ora i timori sui profitti delle società di Wall Street a farsi avanti. Il 2018 si è chiuso con utili societari in forte aumento e un parallelo calo dei prezzi delle azioni a sua volta causato da un ribasso dei tassi. Ebbene nel 2019 si potrebbe verificare la situazione opposta con un calo degli utili societari e un aumento dei prezzi delle azioni.

Salari in aumento e bassa inflazione impattano sui profitti

Schroders ha rivisto l’outlook sull’inflazione che, nel corso del 2019, dovrebbe essere più debole del previsto. La maggiore debolezza dei prezzi al consumo è da imputare dalla decisione delle banche centrali di adottare una politica monetaria più accomondante. Questa notizia è solo apparentemente positiva sui mercati poichè in realtà una minore inflazione puà aumentare la pressione esercitata sui margini. Non solo. Le società di Wall Street devono a che fare i conti con un aumento dei salari. In presenza di inflazione bassa (o comunque più bassa del previsto) e aumento dei costi addizionali, gli effetti vengono scaricati per forza di cose sui margini di profitto.

Profitti Usa 2020 verso una caduta

Keith Wade di Schroders adotta un approccio di tipo top-down per fare delle previsioni sulla percentuale rappresentata dai profitti sul Pil. Questo approccio implica anche una valutazione dei margini di profitto e dell’uso della capacità. Con quest’ultima viene indicato il livello percentuale di utilizzo che le aziende fanno della propria capacità di produzione di beni o servizi a seconda del core. La previsione di Schroders è basata sull’aumento del PIL in un contesto in cui le previsioni per i margini di profitto subiscono l’impatto dell’aumento dei costi di lavoro.

Detto questo, l’analista non si attende una recessione negli Usa ma invita, comunque, a prestare la giusta attenzione alla voce utili delle aziende americane. E’ possibile che i profitti riescano a raggiungere il picco nel terzo trimestre 2019. Già nel quarto trimestre però potrebbe esserci un calo in linea con un’andamento piàù debole dell’economia Usa. In sintesi, quindi, Schroders ha elaborato le previsioni seguenti: aumento dei profitti del 6% nel 2019 e calo del 4% nel 2020. Questo è lo scenario base.

Dallo scenario base a quello alternativo

Lo scenario alternativo ipotizzato da Keith Wade di Schroders vede un declino ancora più marcato della percentuale di profitti sul Pil nel caso in cui nel 2020 ci dovesse essere una recessione in Usa. In questo scenario alternativo i profitti potrebbe calare del 13,5 per cento come si evince dalla linea verde nel Grafico 1. Altro scenario alternativo è quello che vede una recessione globale ad esclusione degli Stati Uniti. In questo caso i profitti calerebbero del 7,4 per cento nel 2020 (linea blu).

La crescita dei profitti sarebbe possibile solo nei seguenti scenari: crescita Us ala di sopra delle attese e introduzione da parte della Cina di stimoli per la crescita economica.

Grafico 1: profitti Usa verso il picco nel terzo trimestre del 2019

Fonte: Thomson Datastream, Schroders Economics Group. 27 marzo 2019.

Tali considerazioni sono frutto di quella che l’analista definisce come previsione top-down dei fattori economici. Secondo Schorders, gli utili per azione dell’indice S&P500 saranno più volatili a causa dei prestiti e dei write-off delle aziende. Nonostante questa puntualizzazione, però, gli esperti si attendono una direzione dei profitti abbastanza convergente. Per Wade, i profitti operativi dell’indice di Wall Street S&P500 dovrebbero segnare un aumento del 6,8 per cento nel 2019 mentre i reported EPS dovrebbero crescere del 7,8 per cento. Il ribasso dei profitti nel 2020 avrà come effetto principali il capovolgimento di questi guadagni.

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