La recessione degli Stati Uniti potrebbe essere già finita. Ad esprimersi in questo modo è stato Jeff Schulze, Investment Strategist di ClearBridge Investements, secondo il quale sono i dati degli ultimi mesi a suggerire che il peggio possa essere già alle spalle.
L’esperto inizia il suo studio da un’analisi sull’andamento dell’indice S&P 500. Come si può vedere anche dal grafico in basso, l’indice ad agosto ha completato il recupero delle perdite accumulate nel corso dell’emergenza coronavirus. Nel corso di 5 mesi, quindi, la borsa di Wall Street si è completamente ripresa da quel crollo del 34 per cento accumulato nel corso della fase più acuta della crisi.
Il rimbalzo messo in atto dalla piazza americana è dei più rapidi della storia moderna. Ovviamente i rischi restano ma ci sono alcuni elementi che inducono all’ottimismo.
L’indicatore delle nuove abitazioni (Housing Starts) è tornato ad essere verde dopo il mese scorso era passato dall’essere rosso al colore giallo. Secondo l’analista, l’edilizia è una componente importante dell’economia americana arrivando a pesare per il oltre il 15 per cento del PIL. Non solo ma l’edilizia vanta anche un forte effetto moltiplicatore e quindi nel momento in cui si compra una nuova casa, va da se che si sia quantomeno predisposti ad effettuare una serie di spese accessorie come, ad esempio, l’acquisto di elettrodomestici e così via.
Nel grafico in basso è appunto riportato il rimbalzo messo a segno dalle nuove abitazioni in Usa.
Il secondo segnale positivo riguarda l’indicatore degli spread creditizi (Credit Spreads) che, nell’ultimo mese, è passato da giallo al verde.
Secondo Jeff Schulze, gli spread creditizi altro non sono che un modo per misurare l’andamento della domanda degli investitori per il reddito fisso. In caso di spread maggiori, c’è una domanda domanda di rendimenti più elevati proprio per compensare il livello più alto di rischi. Nel momento più acuto della crisi, gli investitori riuscivano a strappare un 11 per cento in più rispetto al decennale USA per investire nelle obbligazioni high yield. Un rendimento ben tre e volte e mezzo più alto rispetto a quello di inizio anno.
Nel grafico in basso sono riportati gli spread creditizi dei titoli ad alto rendimento.
Complessivamente ben 7 dei 9 indicatori della Clearbridge Recovery Dashboard sono colorati di verde. E tra questi 7 ve ne sono ben 3 riguardanti l’area finanziaria. Questo è in linea con l’idea secondo cui la ripresa in atto è nata a Wall Street e non nell’economia reale.
Cosa avverrà a questo punto? Nonostante il quadro macro sia in continuo miglioramento, gli esperti non pensano che i 3 indicatori restanti possano diventare verdi. E’ più probabile che i dati dei prossimi mesi possano indebolirsi a causa del venir meno del rimbalzo della domanda. Tuttavia, ha concluso l’esperto, tali dati stanno ad indicare che la recessione negli Stati Uniti possa aver giò raggiunto il suo picco e che ora la strada sia in discesa.
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