Elezioni Usa 2020: chi vince e chi perde in borsa

Pronto a sfruttare le elezioni presidenziali Usa in programma domani 3 novembre 2020 per investire in borsa? Il voto americano sarà un grande assist per operare sull’azionariato americano. Da tempo broker e banche d’affari si cimentano nel tantativo di individuare i titoli che potrebbero trarre maggiore beneficio dalla vittoria di Biden e quelli che invece si potrebbero apprezzare nel caso di riconferma di Trump. 

JP Morgan e il suo responsabile della strategia sull’azionariato Dubravko Lakos già due mesi fa avevano creato un portafoglio Trump e un portafoglio Biden contenente, rispettivamente, i titoli potenzialmente vincenti in caso di vittoria del candidato Repubblicano e quelli potenzialmente vincenti in caso di scenario opposto. Ebbene a distanza di due mesi, il paniere Biden ha registrato un apprezzamento del 4,5 per cento mentre il portafoglio Trump ha perso il 16 per cento. Sono questi due dati interessanti che suggeriscono di approfondire il discorso e inducono a conoscere i titoli che fanno parte dei due panieri.

Obiettivo non è solo quello di capire quali azioni comprare nei due scenari ma anche quello di avere spunti utili per fare trading attraverso i CFD. I Contratti per Differenza sono uno strumento derivato che non prevede l’acquisto fisico di azioni e per questo sono ideali per fare speculazione sfruttando eventi come le elezioni americane. Per fare trading online sul voto Usa puoi usare il broker Toro (leggi qui la recensione) che ti offre la demo gratuita per imparare ad operare e inoltre non prevede commissioni nel trading sulle azioni

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Fatta questa premessa, possiamo ora analizzare la composizione dei due panieri, quello vincente in caso di vittoria di Trump e quello destinato ad apprezzarsi con la vittoria di Biden. 

Chi vince e chi perde in borsa con le elezioni Usa

Infrastrutture, energia alternativa, banche, energie fossili (carburanti), tecnologia, difesa, farmaceutica e salute ma anche marijuana sono i settori azionari sui quali si è focalizzata l’analisi di JP Morgan. Punto di partenza dello studio è il seguente: ci sono alcuni comparti destinati a vincere in caso di affermazione dei Democratici e altri che invece potrebbero salire sulla cresta dell’onda con la vittoria di Trump. 

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Chi vince in borsa con la vittoria di Biden

Se Biden dovesse diventare il nuovo presidente americano, i settori azionari che vincerebbero sarebbero quelli dell’energia alternativa, infrastrutture e marijuana. Temi caldi sarebbero il piano di stimolo fiscale e il rapporto con la Cina (quindi guerra commerciale e dazi). 

  • Energia alternativa: possibile forte sostegno ai titoli green in caso di vittoria di Biden. Le rinnovabili al centro dell’agenda politica dei Democratici. I prezzi delle azioni del settore sono già cresciuti in scia ai sondaggi che vedono Biden favorito. 
  • Infrastrutture: secondo quanto affermato da Deutsche Bank, in caso di affermazione di Biden ci potrebbe essere il varo di un piano infrastrutturale su larga scala come strumento di leva per l’economia. I titoli del settore costruzioni più interessanti sono (report JP Morgan): Vulcan Materials, Jacobs Engineering Group e Caterpillar. Ti ricordo che puoi investire su queste azioni anche attraverso i CFD ad esempio usando il broker Plus500 (leggi qui la recensione completa) che offre la demo gratuita (qui il sito ufficiale)
  • Marijuana: nei mesi scorsi le parole della candidata democratica alla vicepresidenza Kamala Harris sulla depenalizzazione della marijuana a livello federale hanno messo le ali ai titoli della cannabis. Una vittoria di Biden spingerebbe in alto il settore. Ricordo che broker come eToro offrono dei panieri tematici come il Cannabis Care (leggi qui la guida) che ben si prestano per sfruttare tendenze di comparto per fare trading (qui la demo eToro gratuita)

Chi vince in borsa con la vittoria di Trump

Scenario opposto è quello della vittoria di Trump. In questo caso i settori che potrebbero trarne beneficio sono: bancario, carburanti fossili, tech, difesa e farmaceutico. 

  • Banche: in caso di rielezione di Trump è altamente probabile che la regolamentazione sul settore bancario continui a restare molto blanda. A tal riguardo, l’Ameriprise Financial ha recentemente scritto che, in caso di secondo mandato repubblicano, le banche “potrebbero vedere maggior sostegno da un continuo ‘tocco delicato’ in termini di regolamentazione e una spinta per ridurre le tasse“. Ma quali sono gli istituti che potrebbero maggiormente sfruttare questa situazione? Nel paniere Trump di JP Morgan ci sono: Citigroup, Wells Fargo e Bank of America. Se vuoi investire in queste azioni attraverso il CFD Trading, ti invito a prendere in condiderazione la possibilità di aprire un conto demo con un broker autorizzato come IG (qui la recensione completa) che ti mette a disposizione 30 mila euro virtuali (qui il sito ufficiale)
  • Carburanti fossili: il tema energetico segna in modo profondo la differenza tra Trump e Biden. Come visto, mentre con il candidato democratico sono i titoli green ad avere più appeal, con la riconferma del presidente uscente, ci potrebbe essere un contesto fiscale e normativo più amichevole per il settore energetico tradizionale (attenzione anche all’andamento della quotazione petrolio quindi). 
  • Settore tech: fermo restando che entrambi i candidati potrebbero approvare limitazioni normative al settore tech, Deutsche Bank è convinta che il comparto tech continui ad essere “uno dei maggiori benefattori” della riforma fiscale di Trump ed è quindi plausibile che il settore possa dodere di “una posizione più accomodante in termini di politiche di regolamentazione e antitrust“. Puoi sfruttare questi stime per investire in azioni tech attraverso i CFD (link al sito ufficiale eToro)
  • Farmaceutica: con la vittoria di Trump il comparto salute e quello farmaceutico potrebbero beneficiare di una regolamentazione più blanda. Scrive Ameriprise che: “una vittoria dei Democratici a novembre potrebbe aumentare la pressione sui gruppi farmaceutici, dopo le elezioni“.
  • Difesa: non  serve essere degli esperti di finanza per comprendere che una rielezione di Trump significherebbe forti investimenti a favore dell’indsutria della difesa e dell’aerospazio. Cioè non significa guerra (come ampliamente dimostrato in questi 4 anni) ma continuo ammodernamento dell’apparato. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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