Apple (US0378331005) ha pubblicato oggi dopo la chiusura delle contrattazioni al Nasdaq una trimestrale che ha polverizzato le attese del mercato. L’impresa della mela ha aumentato nel suo secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 27 marzo i suoi ricavi del 49% a $13,5 miliardi ed il suo utile netto dell’87% a $3,07 miliardi pari a $3,33 per azione. Gli analisti avevano atteso in media ricavi di $12,1 miliardi ed un utile per azione di $2,45. Le vendite dei principali prodotti di Apple hanno ancora una volta sorpreso positivamente. Le vendite dell’iPhone sono aumentate da anno ad anno del 131% a 8,75 milioni di unità, quelle dei Macintosh del 33% a 2,9 milioni di unità. Le vendite dell’iPod sono calate dell’1% a 10,9 milioni di unità. Il giro d’affari generato con il lettore di musica digitale è però cresciuto del 12% in seguito all’aumento della forte domanda del modello Touch. Apple ha potuto migliorare anche lo scorso trimestre la sua profittabilità. Il margine lordo dell’impresa di Steve Jobs è aumentato da anno ad anno dal 39,9% al 41,7%. Per il corrente trimestre Apple prevede ricavi di $13 – $13,4 miliardi ed un utile per azione di $2,28 – $2,39. Gli esperti delle banche d’affari avevano atteso in media ricavi di $12,97 miliardi ed un utile per azione di $2,70. Bisogna ricordare a proposito che Apple è sempre molto prudente con il suo outlook. Questa volta però Apple ha almeno fornito delle previsioni sui suoi ricavi superiori al consensus, un ulteriore segnale positivo per gli investitori. Nel dopo-borsa il titolo sale al momento di circa il 6%.
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