Cisco Systems (US17275R1023) ha pubblicato oggi dopo la chiusura delle contrattazioni al Nasdaq dei dati di bilancio che non hanno potuto pienamente soddisfare le attese del mercato. Il leader mondiale della comunicazione su IP ha aumentato nel suo terzo trimestre fiscale terminato lo scorso 1 maggio il suo utile netto del 63% a $2,2 miliardi pari a $0,37 per azione. Escluse le voci straordinarie l’utile di Cisco ha ammontato a $0,42 per azione. Gli analisti avevano atteso $0,39 per azione. La ripresa dell’economia globale e il crescente utilizzo di Internet sta spingendo sempre più imprese a rinnovare le loro reti. I ricavi di Cisco sono cresciuti lo scorso trimestre del 27% a $10,4 miliardi. Gli esperti delle banche d’affari avevano atteso $10,2 miliardi. Secondo il CEO John Chambers Cisco avrebbe registrato un’eccelente performance, lo scorso trimestre sarebbe stato probabilmente il migliore nella storia del gruppo. La crescita per quanto riguarda le aree geografiche, i prodotti ed i vari segmenti sarebbe tornata ai livelli anteriori alla crisi economica.
Il margine lordo di Cisco è però calato lo scorso trimestre dal 65% al 63,9%. Il Direttore Finanziario Frank Calderoni ha spiegato il calo con l’aumento delle vendite di prodotti meno profittevoli e con dei costi addizionali. Cisco ha in effetti assunto lo scorso trimestre 1.000 persone. Cisco ha indicato inoltre di voler assumere altre 2.000 – 3.000 persone nei prossimi trimestri. Gli investitori temono perciò che la profittabilità di Cisco possa calare ulteriormente. Per il corrente trimestre Cisco prevede un aumento dei suoi ricavi, inclusa l’acquisizione di Tandberg, del 25-28%, ciò implica $10,68 – $10,93 miliardi. Gli analisti avevano previsto $10,68 miliardi. Dopo i recenti guadagni del titolo Wall Street si era attesa anche dall’outlook qualche cosa di più. Cisco perde al momento nel dopo-borsa circa il 3%.
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