I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,4%, l’S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. Dopo essersi mantenuta per quasi tutta la seduta in positivo Wall Street è andata a picco nell’ultima ora di contrattazione. Sull’umore degli investitori ha pesato soprattutto il crollo di BP (GB0007980591). Il titolo del gruppo britannico ha perso con volumi enormi il 15,9%. Secondo l’autorevole esperto del settore petrolifero Matt Simmons nessuna impresa al mondo avrebbe abbastanza soldi per pagare i danni causati dalla falla nel pozzo di Macondo e per ripulire il Golfo del Messico. Simmons crede perciò che BP dichiarerà tra circa un mese bancarotta. Sulla scia di BP Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso l’1,9%. Nel settore dei servizi per l’industria petrolifera Anadarko (US0325111070) ha chiuso in ribasso del 18,6% e Transocean (KYG900781090) dell’8,1%. Le due imprese erano attive insieme a BP nel pozzo di Macondo.
Le vendite a Wall Street sono state favorite nel finale di seduta anche dalle indicazioni arrivate dal Beige Book. Dal rapporto della Fed si è appreso che l’attività economica sta migliorando in molte aree solo “modestamente”. La notizia ha fatto riaumentare i dubbi del mercato sull’entità della ripresa negli USA.
Tra i bancari Bank of America (US0605051046) ha perso il 2,1%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) l’1,8% e Wells Fargo (US9497461015) il 2,6%.
Nel settore high-tech Cisco Systems (US17275R1023) ha perso lo 0,8%, Intel (US4581401001) l’1,1%, Microsoft (US5949181045) l’1,2% e Apple (US0378331005) il 2,5%. Texas Instruments (US8825081040) ha chiuso incalo dello 0,6% nonostante abbia alzato leggermente le sue stime per il corrente trimestre.
Ciena (US1717791016) ha guadagnato lo 0,8%. Il leader nella fornitura di infrastrutture per le reti in fibra ottica ha pubblicato dei dati di bilancio che hanno battuto chiaramente le attese del mercato.
Potash (CA73755L1076) ha guadagnato l’1,5%. UBS ha promosso il titolo del primo produttore mondiale di sali di potassio a “Buy”.
Viacom (US9255243084) ha chiuso in rialzo dell’1,9%. Il gigante dei media, che controlla tra l’altro MTV, ha riattivato il suo programma di buy-back ed annunciato che inizierà a versare un dividendo.
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