Wall Street chiude contrastata, acquisti sulle commodities, male l’high-tech

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi contrastati. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2%, l’S&P 500 ha perso lo 0,1% e il Nasdaq Composite lo 0,8%. Il settore privato statunitense ha bruciato lo scorso mese a sorpresa 39.000 posti di lavoro. La notizia ha smorzato l’entusiasmo dei tori ma ha d’altra aumentato la speculazione sul lancio di nuove misure quantitative negli USA. Il dollaro si è di conseguenza indebolito ulteriormente e gli investitori hanno continuato ad acquistare Treasuries e materie prime. Il rendimento dei titoli di Stato statunitensi a dieci anni è sceso ai suoi più bassi livelli dal gennaio del 2009, il prezzo dell’oro ha raggiunto un massimo assoluto e il prezzo del petrolio ha aggiornato i massimi da cinque mesi.
Tra gli auriferi Barrick Gold (CA0679011084) ha guadagnato il 2,7%, Goldcorp (CA3809564097) il 2,5% e Newmont Mining (US6516391066) l’1,7%. Le quotazioni del metallo giallo hanno superato oggi anche quota $1.350 all’oncia. Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha guadagnato l’1,1%, Chevron (US1667641005) lo 0,6% e ConocoPhillips (US20825C1045) l’1,6%. Il prezzo del greggio è salito a New York fino a $84,10 al barile.
General Electric (US3696041033) ha guadagnato il 2,4% ed è stato il miglior titolo del Dow Jones. Il conglomerato ha annunciato che acquisterà Dresser per $3 miliardi.
Verizon Communications (US92343V1044) ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Secondo il “Wall Street Journal” l’operatore telefonico inizierà a vendere l’iPhone all’inizio del prossimo anno. AT&T (US00206R1023), che dovrebbe quindi presto perdere l’esclusiva della vendita dello smartphone di Apple (US0378331005) negli USA, ha perso l’1,1%.
Monsanto (US61166W1018) ha guadagnato lo 0,3%. Il leader mondiale delle sementi e degli agrofarmaci ha ridotto lo scorso trimestre le sue perdite, i suoi risultati di bilancio sono stati però inferiori alle stime degli economisti.
Yum! Brands (US9884981013) ha chiuso in rialzo dell’1,2%. Il gigante del fast-food, che controlla tra l’altro le catene “Pizza Hut” e “Kentucky Fried Chicken“, ha pubblicato una trimestrale che ha corrisposto alle attese del mercato ed alzato le stime sul suo utile per azione per l’intero esercizio.
Constellation Brands (US21036P1084) ha chiuso in rialzo del 4,3%. Il primo produttore statunitense di vini ha generato nel suo secondo trimestre fiscale un utile di $0,52 per azione. Gli analisti avevano atteso $0,49 per azione.
Massey Energy (US5762061068) ha guadagnato il 6,1%. Brean Murray, Carret & Co. ha avviato la copertura sul titolo del produttore di carbone con “Buy”.
M&T Bank (US55261F1049) ha perso il 5%. Allied Irish Banks (IE0000197834) ha annunciato che inizierà a vendere la sua partecipazione nella banca statunitense.
Altera (US0214411003) e Xilinx (US9839191015) hanno perso rispettivamente il 2,3% e il 2,4%. Morgan Stanley ha declassato i titoli dei due produttori di chip analogici ad “Underweight”.
Equinix (US29444U5020) è crollato del 33,1%. L’operatore di data center ha tagliato le stime sui suoi ricavi per il terzo trimetre. Sulla scia di Equinix Akamai Technologies (US00971T1016) ha perso il 7,6%, Terremark (US8814482035) il 4,2% e Rackspace (US7500861007) l’11,1%.
Nel settore del software Citrix (US1773761002) ha chiuso in ribasso del 14,1%, Salesforce.com (US79466L3024) del 7,9%, Red Hat (US7565771026) del 7,7% e VMware (US9285634021) del 9%. La britannica Autonomy (GB0055007982), leader mondiale nella gestione automatica delle informazioni, ha tagliato le stime sui suoi ricavi per l’intero esercizio.