I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,3%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq Composite l’1,2%.
La crisi del debito in Europa rischia di inasprirsi drammaticamente. In Grecia gli ultimi sondaggi elettorali vedono in testa il partito di sinistra radicale Syriza, che si oppone alle misure di austerità. La situazione della Spagna sta intanto diventando sempre più critica. Il rendimento del titolo decennale spagnolo ha superato oggi il 6,7%. In questo contesto gli investitori hanno ridotto la loro esposizione al rischio e si sono rifugiati negli assets considerati più sicuri. Il rendimento del Treasury a dieci anni è sceso ad un nuovo minimo storico, il prezzo dell’oro ha guadagnato l’1% e il dollaro è salito rispetto all’euro ai massimi da nove mesi.
Le vendite hanno colpito tutti i settori. Tra i bancari Bank of America (US0605051046) ha perso il 3,1% e J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) l’1,2%. Tra i titoli industriali Alcoa (US0138171014) ha perso il 3,5% e Caterpillar (US1491231015) il 2,5%. Tra i titoli high-tech Cisco Systems (US17275R1023) ha perso l’1,2% e Microsoft (US5949181045) lo 0,7%. Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso il 2,6% e Chevron (US1667641005) il 2,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York ai minimi da ottobre.
Nel settore edile Lennar (US5260571048) ha perso il 6,7%, KB Home (US48666K1097) il 7,2% e D.R. Horton (US23331A1097) il 4,7%. Le vendite di case con contratti da concludere sono calate lo scorso mese negli USA del 5,5%. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,6%.
Research In Motion (CA7609751028) ha perso il 7,8%. L’impresa del BlackBerry ha lanciato un profit warning.
Monsanto (US61166W1018) ha guadagnato il 2,2%. Il gigante dell’agrochimica ha alzato le sue stime per l’intero esercizio.
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