I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi contrastati. Il Dow Jones ha perso lo 0,3%, l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e l’1,4%. Durante l’intera settimana il Dow Jones ha guadagnato lo 0,5%, l’S&P 500 l’1% e il Nasdaq Composite il 2,8%.
L’ottima performance del settore high-tech è stata compensata oggi dalle perdite dei bancari, di General Electric (US3696041033) e dei titoli dei produttori di materie prime.
Ben Bernanke ha dichiarato di credere che ci siano le circostanze per un ulteriore allentamento monetario ma ha avvertito che le misure non convenzionali dovranno venir utilizzate con cautela. Questa indicazione ha in parte raffreddato la speculazione su un nuovo massivo acquisto di Treasuries da parte della Fed. Il dollaro ha di conseguenza registrato una ripresa ed i prezzi delle materie prime si sono indeboliti.
I dati macroeconomici pubblicati oggi sono stati contrastanti. Mentre le vendite al dettaglio e l’indice NY Empire State hanno sorpreso positivamente, l’indice sui prezzi alla produzione e l’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori hanno segnalato che l’economia statunitense zoppica.
Tra i bancari Bank of America (US0605051046) ha perso il 4,9%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 4,1%, Citigroup (US1729671016) il 2,7% e Wells Fargo (US9497461015) 4,6%. Secondo l’autorevole analista Richard X. Bove di Rochdale Securities lo scandalo dei pignoramenti potrebbe costare al settore bancario statunitense più di $80 miliardi.
General Electric (US3696041033) ha chiuso in ribasso del 5%. I ricavi del conglomerato sono a sorpresa calati lo scorso trimestre.
Google (US38259P5089) ha guadagnato l’11,2%. L’impresa del più usato dei motori di ricerca ha pubblicato una trimestrale che ha battuto chiaramente le attese di Wall Street.
Seagate Technology (KYG7945J1040) ha chiuso in rialzo del 22,2%. Il primo produttore al mondo di hard-disk ha comunicato di essere stato approcciato per un suo possibile buyout.
Apple (US0378331005) ha guadagnato il 4,1%. RBC Capital Markets crede che i ricavi dell’impresa della mela abbiano superato lo scorso trimestre $20 miliardi.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso lo 0,2% e Chevron (US1667641005) lo 0,4%. Il prezzo del petrolio ha perso oggi a New York l’1,7%.
Nel settore aurifero Barrick Gold (CA0679011084) ha perso l’1,5% e Newmont Mining (US6516391066) l’1,1%. Il prezzo dell’oro ha chiuso in ribasso dello 0,4%.
Gannett (US3647301015) ha chiuso in ribasso dell’8,7%. Il gruppo editoriale ha registrato lo scorso trimestre un calo dei ricavi derivanti dalla vendita di giornali del 5%.
Mattel (US5770811025) ha perso il 6,5%. Il primo produttore al mondo di giocattoli ha aumentato lo scorso trimestre i suoi ricavi meno di quanto atteso dagli analisti.
Whole Foods (US9668371068) ha guadagnato il 3,4%. Jefferies ha alzato il suo rating sul titolo della prima catena statunitense di supermercati di prodotti organici e biologici da “Hold” a “Buy”.
Charles Schwab (US8085131055) ha guadagnato il 3%. Il broker ha generato lo scorso trimestre un utile di $0,10 per azione. Gli analisti avevano atteso $0,09 per azione.
Patterson-UTI Energy (US7034811015) ha guadagnato il 5,6%. Credit Suisse ha promosso il titolo dell’impresa impegnata nella fornitura di servizi di trivellazione all’industria petrolifera da “Underperform” ad “Outperform”.
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