I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,1%, l’S&P 500 l’1,1% e il Nasdaq Composite l’1,3%. Su Wall Street hanno pesato oggi soprattutto i timori legati ad una possibile stretta creditizia in Cina. Secondo quanto riportano diverse fonti le autorità cinesi avrebbero invitato alcune banche a limitare la loro attività di concessione di prestiti per il resto di gennaio. Il mercato teme ora che la Cina, il motore della ripresa della congiuntura mondiale, possa ridurre i suoi stimoli per l’economia più velocemente del previsto. Sulle commodities si è scatenata di conseguenza una pioggia di vendite. I minerari ed i petroliferi hanno perciò guidato la lista dei ribassi.
Nel settore minerario Alcoa (US0138171014) ha chiuso in calo del 2,5%, Barrick Gold (CA0679011084) del 4,5%, Southern Copper (US84265V1052) del 3,9% e Coeur d’Alene (US1921081089) del 7,9%. Il prezzo dell’oro ha perso oggi al NYMEX il 2,4%, quello del rame il 2,5%.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso l’1,8%, Chevron (US1667641005) l’1,8% e ConocoPhillips (US20825C1045) l’1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo del l’1,8%. A penalizzare Wall Street sono state oggi anche le forti perdite del settore high-tech. IBM (US4592001014) ha annunciato dei dati di bilancio migliori delle stime degli analisti, gli investitori si erano però attesi di più dal suo outlook. Il titolo del colosso dell’IT ha chiuso in calo del 2,9%. Sulla scia di IBM Cisco Systems (US17275R1023) ha perso l’1,8%, Hewlett-Packard (US4282361033) l’1%, Microsoft (US5949181045) l’1,7% e Apple (US0378331005) l’1,5%. Nel settore finanziario Bank of America (US0605051046) ha guadagnato l’1%. La grande banca statunitense ha chiuso lo scorso trimestre in rosso di $5,2 miliardi. Bank of America ha potuto però ridurre sequenzialmente gli accantonamenti per perdite sui credi. Dopo l’annuncio dei conti Oppenheimer ha promosso il titolo ad “Outperform”.
State Street (US8574771031) ha guadagnato il 7,1%. Il leader a livello mondiale dei servizi finanziari per le grandi istituzioni ha generato lo scorso trimestre un utile per azione di $1. Gli analisti avevano atteso $0,97.
Morgan Stanley (US6174464486) ha perso l’1,7%. La banca d’affari ha pubblicato una trimestrale inferiore alle attese del mercato.
Nel settore edile Lennar (US5260571048) ha perso il 2,9%, D.R. Horton (US23331A1097) l’1,6%, Pulte Homes (US7458671010) lo 0,8% e KB Home (US48666K1097) lo 0,8%. Le costruzioni di nuove case sono calate a dicembre più di quanto previsto dagli economisti. CSX (US1264081035) ha perso il 6,3%. La terza impresa ferroviaria degli USA ha generato lo scorso trimestre un utile operativo inferiore alle previsioni degli analisti. Rambus (US7509171069) ha guadagnato il 16%. Samsung Electronics (KR7005930003) ha acconsentito di pagare all’impresa statunitense $900 miloni per mettere fine ad un contenzioso legale su dei brevetti.
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