I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi contrastati. Il Dow Jones è rimasto sostanzialmente invariato, l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,1%, il Nasdaq Composite ha perso lo 0,3%.
Wall Street si è indebolita verso la fine delle contrattazioni. Lucas Papademos, l’ex-Premier greco, ha dichiarato che il rischio che Atene esca dall’euro è “reale”. In precedenza gli indici statunitensi si erano mantenuti in rialzo per tutta la seduta. Gli investitori si attendono che al vertice straordinario di domani i leader dell’UE raggiungeranno un accordo sulla strategia per rilanciare la crescita economica.
J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) ha guadagnato il 4,6%. Secondo UBS il titolo della rivale statunitense sarebbe molto attrattivo dopo le sue recenti perdite. Sulla scia di J.P. Morgan Bank of America (US0605051046) ha guadagnato il 2,2% e Citigroup (US1729671016) il 2,6%.
Nel settore edile Lennar (US5260571048) ha guadagnato il 2,2% e KB Home (US48666K1097) il 3,2%. Le vendite di case esistenti sono salite ad aprile negli USA ai massimi da quasi due anni.
Facebook (US30303M1027) ha perso l’8,9%. Secondo delle indiscrezioni raccolte da “Reuters” Morgan Stanley, la principale banca sottoscrittrice della IPO di Facebook, avrebbe tagliato durante la presentazione agli investitori, pochi giorni prima del debutto in borsa, le sue stime sui ricavi del social network.
Best Buy (US0865161014) ha guadagnato l’1,6%. La maggiore catena di negozi per l’elettronica di consumo degli USA ha pubblicato una trimestrale migliore delle previsioni degli analisti.
Ariba (US04033V2034) ha guadagnato il 19,2%. SAP (DE0007164600) ha annunciato che acquisterà la compagnia statunitense per $4,3 miliardi.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso lo 0,1% e Chevron (US1667641005) lo 0,4%. Il prezzo del petrolio ha perso oggi a New York l’1%.
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