I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2%, l’S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq Composite lo 0,3%.
La fiducia sulla rielezione di Ben Bernanke alla presidenza della Federal Reserve è oggi riaumentata. Mitch McConnell, il leader dei Repubblicani al Senato, ha dichiarato che Bernanke avrà un appoggio bipartitico anche se alcuni membri del suo partito sono opposti alla sua conferma. Le dichiarazioni di McConnell hanno sostenuto Wall Street. La seduta è stata però piuttosto volatile. Il deludente dato sulle vendite di case esistenti ha sembrato confermare i dubbi di una parte del mercato sulle ulteriori prospettive dell’economia.
Intel (US4581401001) ha guadagnato il 2,1% ed ha guidato la lista dei rialzi del Dow Jones. Secondo “Barron’s” il titolo del leader mondiale dell’industria dei semiconduttori potrebbe apprezzarsi nei prossimi anni di almeno il 25%. Molto bene anche General Electric (US3696041033): +1,6% a $16,37. Goldman Sachs ha alzato il suo target sul prezzo per il titolo del conglomerato a $21.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute i bancari hanno registrato una moderata ripresa. Bank of America (US0605051046) ha guadagnato lo 0,5%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) lo 0,1%, Goldman Sachs (US38141G1040) lo 0,6% e Wells Fargo (US9497461015) l’1,5%.
Ancora male American Express (US0258161092): -2,1% a $37,79. Il titolo del gigante delle carte di credito è stato anche oggi il peggiore del Dow Jones.
Nel settore della siderurgia AK Steel (US0015471081) ha guadagnato il 5,4%. Il quarto produttore statunitense d’acciaio ha generato nel quarto trimestre del 2009 un utile netto di $0,36. Gli analisti avevano atteso in media solamente $0,20 per azione.
Nel settore Lennar (US5260571048) ha perso lo 0,5%, Toll Brothers (US8894781033) lo 0,7% e KB Home (US48666K1097) lo 0,5%. Le vendite di case esistenti hanno registrato lo scorso mese negli USA un declino record.
Liberty Global (US5305551013) ha guadagnato l’8,1%. L’impresa statunitense ha ceduto per $4 miliardi la sua partecipazione nell’operatore televisivo giappone via cavo Jupiter Telecommunications.
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