
Il coronavirus sta facendo registrare complessivamente importanti perdite nelle vendite di Volvo. In cina il marchio perde tantissimo terreno, ma negli altri mercati si ha una risposta in controtendenza
Con il coronavirus c'è stato un calo di vendite a livello mondiale nel settore automobilistico. A saperlo molto bene è Volvo. Nell'ultimo mese le immatricolazioni sono state 39.742, un calo dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Statistiche trascinate verso il basso dagli eventi in Cina. La Casa ha dichiarato di essere fiduciosa in un recupero delle vendite durante il resto dell'anno, dimostrando così fiducia nel miglioramento della situazione totale.
Se però in Cina Volvo ha registrato un calo delle percentuali di vendita, nel resto del mondo si registrano dati completamente differenti ed in controtendenza. Infatti Volvo negli Stati Uniti ha fatto un +18,2% di vendite e un +1,9% in Europa rispetto allo stesso periodo del 2019. L'andamento delle vendite è stato positivo anche negli altri tre principali mercati europei della Casa, ovvero in Svezia, Germania e Regno Unito. A febbraio sono aumentate le vendite sei suv Volvo, immatricolando complessivamente 27.518 unità, numero che costituisce il 69,2% delle vendite totali della Casa automobilistica. Il suv più venduto è stato l'XC40, seguito nella classifica da XC60 e XC90.
La gamma Recharge, i modelli ricaricabili di Volvo, ha visto un incremento delle vendite nel mese di febbraio dell'88,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con Recharge si classificano tutte le vetture Volvo che hanno un motore al 100% elettrico o ibrido plug-in.
In Europa Volvo ha registrato un +1,9% nelle vendite, immatricolando 23.442 unità, sempre paragonando queste cifre con quelle dello scorso anno nello stesso periodo. La principale piazza di vendita della casa svedese è appunto la Svezia e li ha registrato un incremento del 5,3%, invece in Germania e Regno Unito le vendite Volvo sono aumentate rispettivamente del 20,6% e del 10,8%. La XC40 è stata l'auto più venduta in Europa a febbraio e la seconda è stata la XC60. Le vendite in Cina sono state fortemente influenzate dalla doffusione del coronavirus. Il calo è stato considerevole infatti, un fortissimo -81,5% di vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con una vendita complessiva di soli 1,205 esemplari.