
Un malfunzionamento della piattaforma PagoPa ha costretto milioni di contribuenti a pagare due volte il bollo auto del 2020
Che ci potesse essere qualche problema con il pagamento del bollo auto in questi mesi era prevedibile. Di certo, nessuno si sarebbe aspettato di ricevere la doppia imposta. E' ciò che è accaduto in Veneto, dove il servizio dei pagamento del bollo auto è effettuato da PagoPa, nuovo portale di pagamenti inaugurato dallo Stato. In futuro tutti i pagamenti che dovranno essere effettuati verso la pubblica amministrazione dovranno obbligatoriamente passare da qui. Da febbraio 2021, il bollo auto dei contribuenti delle altre regioni dovrà seguire lo stesso percorso.
Tuttavia, in pieno stile italico, a seguito di controlli effettuati dalla Regione Veneto, sarebbe emerso che molti contribuenti hanno versato, tramite PagoPa, più volte la stessa tassa automobilistica. In pratica hanno pagato due volte il bollo auto.
I contribuenti che a loro malgrado abbiano pagato due volte il bollo dell'auto saranno contatti dalla Regione Veneto che si sta già prodigando per il rimborso.
E' importante ricordare che per tutti i pagamenti effettuati tramite la piattaforma PagoPa - quindi anche per il bollo auto - è sempre necessario attendere la ricevuta, che dia esito positivo o negativo, prima di provare ad effettuare un nuovo pagamento. In caso contrario si corre il rischio di effettuare un pagamento doppio.
Bollo auto: un incasso da 7 miliardi per le Regioni
La tassa sulla proprietà dell'auto costituisce solo una parte di quanto gli automobilisti versano ogni anno all'erario: costituisce solo l'8,8. Nell'arco dell'anno a pagare il bollo auto, infatti, non sono solo le vetture, ma tutti i veicoli in circolazione. Sul valore complessivo del bollo auto versato dagli automobilisti della macchine, incide molto la Regione Lombardia, che primeggia nel nostro paese per numero di veicoli circolanti, sui quali ha applicato un pesante sconto. Ma soprattutto il dazio più pesante è pagato dall'evasione del bollo auto.
Le regioni, comunque, non si danno per vinte, di fronte ai cosidetti furbetti della tassa automobilistica. Tramite l'Agenzia dell'Entrate vanno a caccia dei debitori e sanzionano quanti siano in ritardo - o non paghino del tutto - il bollo auto. Ricordiamo che in questo caso la prescrizione della tassa arriva dopo tre anni ,che ne è stata fatta richiesta ufficialmente.