Chi è Vladimir Putin? La biografia completa del presidente della Russia

Chi è Vladimir Putin? Vediamo chi è il capo del Cremlino, il politico che ricopre la più alta carica in Russia, partendo dalle informazioni generali che riguardano la sua famiglia, moglie, figli, passando per il suo titolo di studio e per la sua carriera come agente del KGB, fino all’incarico di presidente della Federazine Russa.

Vladimir Putin informazioni generali: data e luogo di nascita, famiglia, moglie e figli

Cominciamo a conoscere meglio Vladimir Putin partendo dalle informazioni di base che riguardano la sua data di nascita, la sua famiglia, e il suo titolo di studi.

  • Vladimir Putin data di nascita: il presidente della Russia è nato il 7 ottobre 1952
  • Vladimir Putin età: Putin ha 67 anni
  • Vladimir Putin altezza: Putin è alto 1,70 m
  • Vladimir Putin moglie: la moglie di Putin è Lyudmila Putin
  • Vladimir Putin matrimonio: si è sposato nel 1983
  • Vladimir Putin divorzio: si è separato e ha divorziato dalla moglie Lyudmila nel 2014
  • Vladimir Putin figli: Putin ha due figlie femmine Ekaterina e Mariya
  • Vladimir Putin gemelli: di recente si è appreso che dalla relazione mai ufficializzata con la ex ginnasta 37enne Alina Kabaeva sarebbero nati due gemelli
  • Vladimir Putin titolo di studio: ha frequentato la High School di lingua tedesca a San Pietroburgo, poi si laurea nel 1975 in giurisprudenza presso l’Università Statale di San Pietroburgo

Dal 2012 Vladimir Putin è il presidente della Federazione Russa, ha ricoperto la carica di primo ministro per due legislature consecutive ed è il presidente del Partito Russo, che è il partito dell’attuale governo. Nelle mani di Putin si concentra tutto il potere economico e militare della seconda potenza mondiale, e per questo motivo l’attuale capo del Cremlino è considerato il nuovo Zar della Russia.

Uomo di grande carattere e tempra, si mostra sempre estremamente composto in tutti gli eventi pubblici. Il suo grande autocontrollo lo deve forse almeno in parte all’aver praticato per molti anni il Judo, una disciplina che insegna a dominare il corpo e la mente. Già a partire dal 1970 Vladimir Putin si dedica a questo sport con risultati eccellenti, diventandone in seguito un grande sostenitore.

Suo il merito dell’arresto del processo di indipendenza cecena e dell’accentramento del potere sotto Mosca di tutti quei governatori che sotto la presidenza Eltsin si erano sostituiti al potere del Cremlino. In questa occasione Vladimir Putin riceve le critiche dell’ex presidente Gorbaciov, che lo accusa di voler interrompere l’iter da lui avviato di democratizzazione della Russia, a favore di una ricostituzione di una dittatura di stampo comunista.

Putin cura molto la politica estera, incontra rappresentanti di Paesi d’Europa e del Medio Oriente. Si reca in visita in Turchia dal presidente Recep Tayyip Erdogan, in Ucraina, in Germania, e in Italia dove instaura un rapporto di amicizia con l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Secondo quanto riportato dai tabloid, Vladimir Putin si concederebbe degli eccessi che ricordano quelli di grandi dittatori della storia, si sarebbe infatti costruire di recente una nuova residenza per la cui realizzazione avrebbe impegnato un’intera regione della Siberia. La residenza, cui hanno accesso solo pochi fedelissimi, sarebbe stata poi proclamata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

Determinante l’impegno di Vladimir Putin in politica estera, specie nella gestione di problematiche molto delicate come quelle che hanno recentemente riguardato il conflitto Turco-Siriano, nel quale erano coinvolte le stesse forze USA.

Vladimir Putin, dal KGB alla carriera politica

Dopo aver terminato gli studi, Vladimir Putin inizia la sua carriera nel KGB, i servizi segreti russi, fino a raggiungere il grado di tenente colonnello. Dopo 16 anni nel KGB, nel 1991 Putin si dimette per dare il via alla sua carriera politica.

Il primo episodio degno di nota dell’attività politica di Vladimir Putin riguarda la città di San Pietroburgo. Insieme al sindaco Sobciak dell’allora Leningrado, Putin promuove l’iniziativa di restituire alla città il suo nome originale, avviando così quell’epoca di cambiamenti che porterà la Russia verso il boom economico sotto la sua guida.

Tra le altre iniziative di cui Putin si fa promotore, quella di introdurre la borsa valutaria e di aprire le aziende cittadine ai capitali tedeschi.

La carriera politica di Vladimir Putin continua poi a fianco di Boris Eltsin, e quando si dimette nel 1999 è Putin a divntare il premier facente funzione, per poi venire eletto presidente nel 2000 e riconfermato nel 2004.

La Russia attraversa così un periodo di crescita economica incredibile, con un PIL che cresce del 72%. Per il terzo mandato però Vladimir Putin risulta ineleggibile, e nel 2008 viene nominato nuovamente primo ministro dal Presidente Medveden, ed inizia così un’epoca che viene definita “Tandemocracy” vale a dire una democrazia esercitata in tandem, cioè da due persone insieme.

Alcune ombre tuttavia si proiettano sulla figura del presidente Putin, come quella che lo vedrebbe mandante dell’omicidio di un ex colonnello del KGB, tale Aleksander Litivinenko. È stato infatti da quest’ultimo realizzato un video girato poco prima della morte in cui dichiara il suo stesso assassinio tramite l’avvelenamento da radiazioni al polonio.

Il patrimonio e lo stipendio di Vladimir Putin 

Vladimir Putin percepisce uno stipendio che si aggira intorno ai 100 mila euro annui, ma non sarebbe questa la sua sola fonte di guadagno, almeno secondo il dipartimento del Tesoro USA, che sostiene che grazie ad un sistema altamente corrotto Putin potrebbe persino essere l’uomo più ricco del mondo.

Sospetti, quelli del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che risalgono al 2007, quando Wikileaks rese noti alcuni documenti che dimostrerebbero l’esistenza di diverse società offshore e conti esteri di proprietà di Vladimir Putin.

Il rapporto con il presidente USA

Tra Vladimir Putin e Barak Obama i rapporti si sono definitivamente interrotti poco prima della fine del suo mandato come presidente degli Stati Uniti. Obama ha infatti accusato Putin di essere colpevole di intromissione nelle elezioni presidenziali che hanno visto trionfare Donald Trump e uscire Hillary Clinton sconfitta.

Per questo l’allora presidente Barak Obama decide di espellere 35 diplomatici russi il giorno prima della fine del suo mandato. Ma in risposta, il presidente Putin fa sapere che non espellerà alcun diplomatico USA in attesa dell’insediamento del nuovo presidente Donald Trump, che nel corso della sua campagna elettorale aveva dichiarato di voler recuperare i rapporti con Mosca.

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