A domandarsi quanto guadagna Donald Trump erano in tanti e da molto prima che diventasse presidente degli Stati Uniti d’America. Il tycoon è infatti uno dei politici più ricchi del pianeta, e proprio sul suo patrimonio ha costruito il personaggio che anche il resto del mondo ha imparato a conoscere da quando nel 2016 ha conquistato la Casa Bianca.

Trump è infatti un ricco imprenditore, prima che presidente degli USA, ed era già conosciuto quindi sia in America che oltre oceano per le sue doti di uomo d’affari. Da quando è diventato il nuovo inquilino della Casa Bianca poi, al suo guadagno da magnate si è andato ad aggiungere il suo stipendio per la carica di presidente.

Intanto si stanno avvicinando le elezioni, e ironia della sorte vuole che il suo sfidante rischi di essere un uomo ancora più ricco, Micheal Bloomberg. Alla fine le elezioni presidenziali 2020 negli USA potrebbero finire per essere una vera sfida tra giganti dell’alta finanza, visto che proprio Bloomberg viene dato come favorito tra i candidati chiamati a rappresentare l’elettorato democratico.

A quanto ammonta il patrimonio di Donald Trump

Ma tra stipendio come presidente degli Stati Uniti, e i suoi guadagni come imprenditore, a quanto ammonta il patrimonio di Donald Trump? In realtà non è facile fare una stima precisa. Stando a quanto da lui stesso dichiarato in passato, il suo patrimonio potrebbe aggirarsi intorno ai 12 miliardi di dollari, ma sia Bloomberg che Forbes non sarebbero d’accordo su questa cifra.

Secondo quanto riportato nel Billionaires Index di Bloomberg, il patrimonio di Donald Trump si aggira intorno ai 2,9 miliardi di dollari, mentre Forbes lo valuta un po’ più alto, 3,1 miliardi. In entrambi i casi però la cifra riferita da Trump non sarebbe nemmeno lontanamente presa in considerazione, tant’è che Trump non figura nemmeno nella classifica dei 10 politici più ricchi del mondo.

Come mai è così difficile calcolare quanto sia ricco Donald Trump? Per un semplice motivo: il tycoon non possiede aziende quotate in borsa, quindi il solo modo per stimare il suo patrimonio è quello di basarsi sulla documentazione rilasciata alla Federal Election Commission quando ha presentato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2016.

In questi documenti troviamo infatti una stima del suo patrimonio immobiliare, e una lista dei beni di sua proprietà. Il suo patrimonio immobiliare è decisamente vasto, spazia tra Manhattan e San Francisco fino alla Florida, e comprende proprietà immobiliari anche in Europa, specie in Scozia e Irlanda.

Il valore delle proprietà immobiliari di Donald Trump però, stando a quanto affermato da alcuni analisti, sarebbe stato sovrastimato fin dall’atto di compravendita, il che vuol dire che non può esserci concordanza tra il patrimonio reale e quello che il presidente Trump afferma di possedere.

Donald Trump nasce ricco e diventa miliardario

Non si è costruito tutto il suo impero partendo da zero, questo è certo, visto che Donald Trump nasce in una famiglia ricca. Il padre infatti ha fatto molti soldi costruendo “modeste abitazioni a Brooklin” stando a quanto afferma l’economista Hyman Minsky, mentre lui ha costruito un impero ancora più grande scommettendo sugli immobili di valore della Grande Mela.

Ma come ha fatto esattamente Donald Trump a diventare così ricco? La congiuntura positiva si è presentata negli anni ’80, quando gli interessi erano alti e la maggior parte delle proprietà immobiliari di Trump erano caratterizzate da flussi di cassa negativi. Accadeva quindi che il tasso di interesse cresceva a un ritmo più alto di quello del valore di mercato degli immobili, e questo ha permesso al tycoon di avere una linea di credito costante.

In parole povere i prezzi delle proprietà immobiliari di Trump crescevano più velocemente del costo del denaro, e questo gli ha permesso di rifinanziare costantemente il prestito e di capitalizzare una parte del business prima che ci fosse il crollo del mercato finanziario che ha invece penalizzato chi non ha avuto lo stesso tempismo.

Secondo The Economist questa è stata solo una prima fase dell’ascesa economica di Donald Trump, e sarebbe durata all’incirca fino al 1990. A questa sono seguite altre due fasi, una delle quali riguarda la crisi dei casinò, business che Trump ha abbandonato per tempo, mentre l’altra è rappresentata dal programma Tv “The Apprentice” che ha funto da trampolino di lancio trasformando il suo nome in un brand.

Facendo un rapido calcolo basato sui vari dati possiamo dire che il 66% della ricchezza di Donald Trump arriva da attività e da immobili situati a New York, mentre un altro 22% deriva dai guadagni delle sue aziende nate dopo la prima messa in onda di The Apprentice, che risale al 2004.

Ad oggi del brand Trump fanno parte circa 400 business, 270 dei quali presentano il marchio “Trump” nel titolo. Si tratta di business di successo, ma che non sono mai arrivati alla quotazione in borsa. Dei business facenti parte del brand Trump solo una piccola parte ha un giro d’affari che supera il milione di dollari.

Il Trump imprenditore quindi deve il suo patrimonio non ad una singola azienda, magari quotata in borsa, ma a numerose piccole società collegate al suo brand.

A quanto ammonta lo stipendio del presidente Trump?

Come presidente degli Stati Uniti, Donald Trump percepisce uno stipendio di 400 mila dollari annui. La cifra è poi soggetta alle imposte sui redditi e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è lo stipendio più alto tra quello dei vari leader politici mondiali. Al primo ministro di Singapore infatti spetta uno stipendio ancora più alto.

Lo stipendio del presidente USA, stando a quanto stabilisce la Costituzione, non subisce poi alcun aggiustamento legato all’inflazione, né aumenti. Nella prima sezione del secondo articolo si legge infatti che “il presidente, in tempi predefiniti, riceve un compenso per i suoi servizi che non potrà essere aumentato né diminuito durante il periodo nel quale egli è stato eletto”.

Tuttavia non è la Costituzione a definire l’importo dello stipendio del presidente degli Stati Uniti, compito che spetta invece al Congresso. L’attuale stipendio di 400 mila dollari l’anno è stato infatti stabilito proprio dal Congresso il 20 gennaio 2001, quando il presidente USA era Bill Clinton.

Al presidente spetta anche un conto spesa di 50.000 dollari l’anno, più un conto viaggi non tassabile da 100.000 dollari e un assegno per l’intrattenimento da 19.000 dollari. Tutti questi importi sono relativi a spese che possono essere sostenute solo nell’ambito di impegni ufficiali, mentre eventuali rimanenze non utilizzate tornano nelle casse del Tesoro.

I numerosi benefit del presidente degli Stati Uniti

Donald Trump, in qualità di presidente degli USA ha diritto a numerosi benefit, tra i quali:

  • Air Force One: si tratta dell’aereo concepito appositamente per il trasporto del presidente degli Stati Uniti. È una sorta di residenza volante dotata di ogni comfort e di 26 membri di equipaggio, per un costo complessivo variabile a seconda di alcuni fattori, ma sempre nell’ordine di svariati milioni di dollari.
  • Protocollo di sicurezza: a garantire la sicurezza del presidente degli Stati Uniti una colonna di mezzi che la fa sembrare una parata militare. Il presidente si muove per i suoi spostamenti a terra con una limusine blindata e dotata di tutti i comfort. In occasione dei suoi viaggi all’estero vengono mobilitati migliaia di addetti alla sicurezza, ed ovviamente i servizi segreti.
  • Casa Bianca: è la residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti, ed oltre ad essere a tutti gli effetti una vera reggia, ha un costo annuo di milioni di dollari. Non sono incluse però le spese relative alle vettovaglie, né quelle per i camerieri, per eventuali ricevimenti e feste private, o per i lavaggi a secco.
  • Personale: il personale dell’ufficio della Casa Bianca costa ogni anno svariati milioni di dollari, anche escludendo dal conteggio tutti gli addetti alla sicurezza. Fanno parte del personale della casa bianca ad esempio il medico e lo staff della cucina.
  • Tempo libero: per l’organizzazione di eventi di natura diplomatica cui il presidente degli Stati Uniti è spesso tenuto ad ospitare, può usare anche Camp David la residenza presidenziale per le vacanze.

Inoltre il presidente degli USA ha diritto ad una pensione che lo attende dopo la fine del suo incarico. L’importo della pensione non è direttamente commisurato al suo stipendio, ma è invece fissata alle spettanze di livello I della Executive Schedule statunitense secondo il Former Presidents Act. Nel 2015 ad esempio era fissata a 203.700 dollari annui.

Rientrano tra i benefits del presidente degli Stati Uniti anche le spese relative al personale amministrativo e per la protezione permanente da parte dei servizi segreti.

Quanto guadagnano gli ex presidenti USA?

Abbiamo visto che le entrate del presidente degli Stati Uniti sono molte e dipendono da vari fattori. Quindi non è facile calcolare esattamente quanto guadagna il presidente degli Stati Uniti, e se è difficile fare una stima delle entrate durante il suo incarico, non è facile neppure fare la stima delle entrate che ha un ex presidente USA.

Dopo la fine del suo incarico, il presidente degli Stati Uniti ha diverse fonti di guadagno. Barak Obama al termine del suo mandato guadagnava circa 400 mila dollari l’anno solo con i diritti d’autore. Inoltre un ex presidente viene pagato profumatamente per interventi pubblici e privati e per attività di consulenza.

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