Forex Trading: è boom con coronavirus ma cosa succederà con ritorno alla normalità?

Non è un mistero che nel corso del lockdown, il settore del Forex Trading abbia registrato un incremento molto consistente a livello mondiali. Da quando la pandemia di Covid-19 ha avuto inizio, il comparto del Forex Trading ha registrato una crescita del 300 per cento. Praticamente ogni mese il FX è cresciuto del 50 per cento. Fin ad oggi la progressione è stata costante e implacabile ma cosa avverrà quando l’emergenza sarà finita? In altre parole la crescita del Forex Trading proseguirà (ovviamente a ritmi più ridotti) a prescindere dall’emergenza sanitaria oppure si arresterà?

A porsi questa domanda è stato il broker IronFX che ha snocciolato alcuni dati su quello che è stato il suo giro d’affari negli ultimi mesi. L’operatore ha rivelato che a crescere nei mesi del lockdown sono stati sia i volumi che il numero di clienti. I conti Forex su IronFX hanno registrato una crescita mensile compresa tra il 25 e il 50 per cento con 220mila nuovi clienti da marzo a giugno. Sempre nello stesso periodo il volume degli scambi ha registrato un aumento di circa il 300 per cento. 

Interessante è anche la mappatura delle crescita poichè se è vero che il boom è stato ovunque diffuso, è altrettanto vero che l’incremento ha raggiunto livelli record soprattutto in alcune aree geografiche. Secondo IronFX, i tassi di crescita sono stati più alti soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Un dato su tutti: i conti dei traders provenienti da Africa, Europa Orientale e Sud Est Asiatico rappresentano ben il 60 per cento di tutti i nuovi conti totali. 

Il boom che il Forex Trading ha messo a segno durante il coronavirus è destinato a passare alla storia. Negli ultimi 10 anni, infatti, il volume medio giornaliero di scambi Forex ha registrato un aumento di non più del 40 per cento, nulla in confronto a quello che è avvenuto negli ultimi mesi. 

L’incremento del volume di trading e dei nuovi conti aperti ha determinato una forte pressione sui broker forex. Questo è l’altro lato della medaglia. E’ indubbio che a causa dell’uso estensivo dello smart working e della forte richiesta di liquidità che proviene dalla clientela, i broker più piccoli potrebbero non essere più sicuri come lo erano prima. Non è quindi un caso se nel settore del Forex Trading si stia assistendo ad un continuo spostamento dei traders verso i migliori broker ossia quelli più grandi e capaci di competere nel settore. 

Secondo Andreas Efstathiou, senior analyst at IronFX, grazie allo smart working, i traders hanno più tempo per concentrarsi sulla loro attività. Inoltre la possibilità che il mondo stia andando verso una grave crisi globale spinge molte persone a cercare nuove occasioni di guadagno. Tante persone hanno più tempo per informarsi sul trading e sono spinte a pensare che quello che succede nel mondo (analisi fondamentale) rappresenti un’occasione per provare ad ottenere un profitto.

Crescita Forex trading proseguirà ancora?

Ed eccoci alla domanda fondamentale che dà il titolo a questo post: il rally in atto è da intendersi come un picco temporaneo oppure è una tendenza a lungo termine?

Le circostanze che hanno determinato il boom del Forex Trading sono state senza precedenti. Allo stato attuale dei fatti non è possibile fare previsioni su quello che potrebbe accadere nel lungo termine. Una variabile determinante è rappresentata dall’andamento della pandemia. Una seconda ondata in autunno o addirittura una nuova pandemia rappresenterebbero elementi in grado di dare sostegno al rally del Forex. Questo per due diversi motivi: dal punto di vista finanziario ci sarebbe ancora tanta volatilità e quindi occasioni per fare trading mentre, lato traders, si creerebbe la stessa situazione che ha portato al boom di primavera ossia smart working e più tempo per informarsi. 

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