L’Italia verso il coprifuoco dalle 22 su tutto il territorio nazionale. A rischio chiusura le scuole superiori

Nei giorni scorsi si era sentito parlare della possibilità di un lockdown a Natale, possibilità peraltro che resta tutt’ora impossibile da escludere. Ma ora ci sono altri scenari che sembrano più realistici nonché più imminenti visto che potrebbero interessare l’Italia già a partire da fine ottobre o inizio novembre al massimo.

In considerazione dell’aumento del numero giornaliero di nuovi casi di Coronavirus registrati, e dell’aumento, seppur contenuto e molto graduale, del numero di persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva per Coronavirus, l’esecutivo sta valutando ulteriori restrizioni da introdurre tra una quindicina di giorni.

Coprifuoco alle 22 in tutta Italia

Si parla di boom dei contagi in questi giorni, nonostante la percentuale dei tamponi risultati positivi continui ad essere piuttosto bassa. Il numero dei nuovi positivi peraltro comprende persone già risultate positive che ripetono il tampone, ma che in realtà non sono affatto nuovi casi, essendo stati registrati come positivi già una volta.

Per contenere questo aumento del numero dei casi di Coronavirus si sta valudando quindi la possibilità di introdurre il coprifuoco alle 22 in tutta Italia e la didattica a distanza per le scuole superiori. E mentre la Campania del governatore Vincenzo De Luca ha già chiuso le scuole fino al 30 ottobre, la Lombardia potrebbe seguire il suo esempio visto l’indice di contagio RT che a Milano ha raggiunto il valore di 2.

Nuove misure per contenere la diffusione del virus riguarderanno invece l’intero territorio nazionale se la curva dei contagi non inizia a dare dei segnali rassicuranti.

Su IlFattoQuotidiano leggiamo qual è la posizione dell’esecutivo in un virgolettato attribuito ad una fonte del governo. “Se nei prossimi giorni i nuovi contagi schizzassero a 15/20 mila al giorno, un altro Dpcm con una sorta di coprifuoco sarà preso in considerazione. Per scongiurare questo scenario, entro due settimane le ultime misure dovranno aver dato frutti”.

Bisogna aspettare e vedere cosa succede nei prossimi 15 giorni, per capire quali risultati saranno stati raggiunti con l’introduzione delle misure restrittive previste dal Dpcm del 15 ottobre.

Di nuove restrizioni parla però anche il Corriere della Sera, che non esclude la possibilità di un provvedimento che imporrà la chiusura di tutti i locali pubblici alle 22, o alle 21 secondo quanto riporta invece Il Giornale.

In sintesi nelle prossime settimane questi sono i provvedimento che possiamo aspettarci:

  • Coprifuoco su tutto il territorio nazionale a partire dalle 22
  • Chiusura di tutti i locali pubblici alle 22 o alle 21
  • Chiusura delle scuole superiori con introduzione della Didattica a Distanza
  • Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle regioni a rischio

La situazione dei contagi in Italia

È stato raggiunto un nuovo record di tamponi fatti, sono infatti circa 163 mila i tamponi da cui sono emersi ieri gli 8.804 nuovi casi di Coronavirus. Cresce anche il numero delle vittime che, ricordiamo, comprende anche persone morte di tutt’altro che però per direttive del ministero vengono comunque conteggiate tra i morti di Covid-19.

Aumenta il numero di persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva, che sale a 586, 47 in più di ieri. Tuttavia secondo i dati riportati da IlSole24Ore il sistema sanitario nazionale può disporre di quasi 8.000 posti letto in terapia intensiva e starebbe provvedendo per aumentare la disponibilità di altri 5.500 posti letto.

I decessi registrati ieri con i criteri sopra brevemente enunciati sono 83, mentre il giorno precedente erano 43. Il totale dei morti con il Coronavirus nel 2020 raggiunge così quota 36.372, un numero abbastanza vicino a quello dei decessi registrati nel 2019 per malattie del sistema nervoso (Parkinson, Alzheimer) 30.672, e anche sull’età media dei decessi i due dati non sono molto distanti.

Il pericolo per l’economia rappresentato dal lockdown

Se per quel che riguarda la pericolosità del coronavirus esistono pareri discordanti nello stesso mondo scientifico, non ci sono dubbi sugli effetti disastrosi che determinate misure di contenimento, la cui efficacia peraltro resta spesso da dimostrare, causano all’economia.

All’interno del governo Conte bis il dibattito sulla linea da seguire si è fatto incandescente, con un’ala dell’esecutivo che spinge per l’imposizione di nuove e più severe restrizioni, ed un’ala più ‘moderata’ che invece cerca di trovare il modo per evitare di infliggere un altro duro colpo a imprese e famiglie. Secondo la Coldiretti il solo turismo di fine anno subirà danni per 4,1 miliardi di euro.

Aumento dei casi di contagio ed effetti sulla Borsa

Negli altri grandi Paesi dell’Ue il numero dei nuovi casi registrato ogni giorno è ben più alto di quello che vediamo in Italia, e questo naturalmente intimorisce i mercati. Le Borse stanno reagendo con un calo deciso alle nuove restrizioni che i vari Governi stanno introducendo nel tentativo di ridurre la diffusione del Coronavirus.

Nella giornata di ieri tutte le piazze finanziare europee hanno chiuso in rosso. Parigi ha perso il 2,11%, Francoforte il 2,49%, Londra l’1,73%, e Milano fa peggio di tutte andando giù del 2,77% anche per via dell’aumento dello spread a 130,8 punti, effetto del dato relativo all’aumento del debito pubblico italiano, divulgato dalla Banca d’Italia, che ha raggiunto i 2.578 miliardi di euro.

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