L’incertezza della parte finale di 2018 ha pesato anche sull’industria del risparmio gestito tanto che, secondo Assogestioni nel suo consueto aggiornamento sul settore (aggiornato a novembre 2018), la raccolta avrebbe fatto segnare una flessione di 4 miliardi di euro. Il saldo della raccolta netta da inizio anno si mantiene così positivo, ma per 9 miliardi di euro.
Per quanto concerne le categorie che segnano un saldo negativo, spicca il passo indietro delle gestioni collettive, per 3,3 miliardi di euro, e le gestioni di portafoglio, per 757 milioni di euro. Di contro, fra i fondi aperti le sottoscrizioni si sono indirizzate soprattutto verso i fondi monetari, con + 580 milioni di euro, e verso i fondi bilanciati, con 122 milioni di euro. Complessivamente, il patrimonio gestito si mantiene stabile a 2.021 miliardi di euro. Il 51% di tutti gli asset è investito nelle gestioni collettive (1.024 miliardi di euro), mentre il restante 49% risulta essere investito nei mandati (997 miliardi di euro).
Per quanto infine riguarda gli operatori, il mese di novembre 2018 ha visto una prevalenza di segni meno, con l’eccezione dei maggiori afflussi per Anima, Allianz e Mediolanum.
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